Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

t'anni. Vi giunge giovane, con un nome patrizio per nascita e opere, e un solo peccato, amnistiato col tempo: quello d'aver pubblicato, adolescente, dei versi sbilenchi che rimarranno l'unica cattiva azione della sua vita. Certo, acuto d'ingegno e ricco di intenti, avrebbe pit1 duraturo successo, se l'integrità del carattere e l'assoluta fedeltà a Sonnino non lo tenessero lontano dall'alchimia dei gruppi e dal degradante industriarsi. Sonnino è un capo senza seguito nè trionfo; i suoi amici sanno che si combatte senza vincere: sono gli eroi del pelaghetto montecitoriale. Lucifero è marchese, crotonese, mondano in gioventù egalante sempre: porta i guanti e le idee con costanza; i guanti non lascia per mutar di stagioni, nè le idee per offerte di vantaggio. Allèvia il peso delle lunghe sedute col binòcolo fisso alle b(!lle dame delle tribune: << formidabile - lo dice Cimone - nei discorsi di politica estera e nel crmtribuire potentemente all'incremento della popolazione ... nelll· tribune riservate >>. Tedescòfilo da sempre, Lucifero non sente che la guerra del '15 è l'ultima guerra dell'Unità, vorrebbe che il Paese si schierasse con gli Imperi Centrali; e dalla Germania prende il metodo ferreo, la moglie intelligentissima, e il solo rovescio politico: rovescio, perchè - triplicista non dissuaso - egli dovrebbe nelle elezioni del '919 sostenere un programma ·Ji lotta contro i governi che condussero la guerra; questo gli è penoso, allora scrive una lettera ai suoi costanti elettori per dire che egli non può affiancarsi ai sabotatori della guerra nè agli esaltatori: non vi è posto per lui, almeno oggi. Si ritira. dal lungo agone politico, lasciandovi l'ultimo paio di guanti dimenticato alla Camera, l'errore di non avere inteso la guerra liberatrice e un esempio di rettitudine di operosità e di coerenza. Altri neutralisti - invece - si mettono dopo la vittoria - sappiamo bene - a intonare gli acuti della « sorellanza latina)), chitarristi di romanze secondo la notte e la luna. Infine <<Lucifero)), un terribile nome, è anche amabilmente ed egregiamente illustrato alla Camera, per breve tempo, dal fratello di Alfonso, l'ammiraglio Alfredo, deputato di Taranto, il quale, all'epoca della polemica Bettolo-Ferri, BibliotecaGino Bianco

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