figlio col titolo nobiliare e coi camerieri dai calzoncini di velluto, un capìtolo della successione; alcuno - e come no? - parlava anche sulla tirannìa del capitale e sui diritti dell'operaio, ma era inteso che si dicesse per far vedere, come certi mariti che in pubblico baciano la mano alla moglie, raffinatissimi; e a casa dicono cc porca miser;ia » dando di piglio al bastone: la Camera amava l'accademia, i gentlemen non chiedevano che di scordare le ptte all'epigàstro e i rampini della vita vera, ascoltando - a esempio - le disquisizioni preziose di Lord Lyndhurst, che spartanamente poneva il problema se i viventi godessero il mondo in proprietà oppure in usufrutto. L'oratoria di Disraeli, nuda motteggiante saettante, spalancava le finestre alla turbinosa aria del mondo, con troppo vento per polmoni beneducati: quest'oratoria dalla logica improvvisa e aritmetica, che fluiva copiosa pur dalle labbra ancora umide di champagne d'un incorreggibile gaudente, incuriosiva i deputati; si stabiliva la simpatia del contrasto, sorgeva il fascino dell'avventuroso sugli omìni regolati dall'orario e dall'agenda; si riconosceva infine la lotta d'un potente ingegno e inquieto che voleva far leva contro l'avvenire. Alcuni ripetevano la smorfia con cui la mediocrità gelida suole crearsi l'àlibi delle sentenze definitive: - ingegno, sì... ma ... che peccato! -; e sembra tutto cuore dolente per quel mà, però in quel ma fonda le trepide speranze perchè sia negato un trionfo; si vive del male altrui più che del bene proprio. Invece v'era dii non dubitava che Disraeli sarebbe arrivato al Governo. Ministro? oh questo poi no! in qualche gentleman si risvegliavano le fitte all'èpigàstro. Disraeli voleva arrivare al Governq; voleva: egli ritornava a Diogene per molti aspetti della vita, scettico e inerte; ma anche Alessandro gli pareva un modello. Il potere lo attirava: la crisi del Gabinetto era aperta, Peel era il dèspota. Con Peel, Disraeli aveva avuta qualche battuta leggermente avvelenata; un giorno, citando l'antica e popolaresca massima italiana, gli aveva detto: - Voi siete il padrone; volete che si leghi l'asino dove dice il padrone -. E Peel: - Preferisco non incontrare l'asino e nemmeno l'asinaio -. (Tra parentesi: non è la sola volta che quest'umile ciuchino 44 BibliotecaGino Bianco
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