Gli stenografi di Montecitorio nell'anno 1908. Eppure è un tempo nel quale le nazioni europee allargano il loro dominio economico. Il 1908 - leggiamo in un volume di Luciano Berra (1) - un giornale inglese scrive: « Nei tempi passati i popoli hanno fatto lunf{he guerre per la conquista di un'unica città. Perdiè 110ndobbiamo sentirci obbligati a lottare oggi per un movimento annuale di commercio di duecento milioni di lire sterline? ». Quindi Berra opportunamente riporta l'opiniùne d'uno scrittore boemo, secondo il quale - se l'Europa centrJle fosse rimasta agraria come la Russia, anzichè intraprendere la lotta contro l'Inghilterra per i mercati mondiali -· nessun inglese si sarebbe mai ricordato dei « popoli oppressi». Giolitti invece è assente da queste competizioni fondamenta'.i; è occupato con Turati. La~ciJ dire, indisturbato, che l'Italia,• alleata della Germania, faccia « i giri di valtzer » con la Francia; lascia che l'Austria, il 1qo8, proclami l'annessione della Bosnia Erzegovina; lascia che nell'isola di Can- (1) Cfr.: Luciano Berra: La pace armata. - Corbaccio: dall'Oglio, editore. (N. d. E.). 443 ibliotecaGino Bianco
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