Però come deve sembrare franto e rifranto a noi, fascisti, questo discutere privo di sostanza carnale: i socialisti che urlano in nome del « libero pensiero >J, sciabolando l'aria con tetre braccia e proterve; i clericali che aggrottano le sopracciglia e pensano al « partito del Vescovo >>; il presidente del Consiglio che, dinanzi alla grande idea della scuola nazionale, trova sofo un aggettivo usuale, la scuola non antipatica, ohilà. La discussione è mutilata dalla parte vitale, che è il pensiero disincagliato da.Ila sètta; e non importa se essa sia furiosa, anche la coda della lucertola continua a torcersi, pur tagliata dal corpo. . Il regolamento Rava è approvato con· cinquanta voti di maggioranza: 179 favorevo'..i, 129 contrari; ma i clericali non debbono poi credere di aver Giolitti a portata di mano. Giolitti e Turati - abbiam visto - si corteggiano, hanno sorrisi ghiotti l'un l'altro; il socialismo è sempre' stato ... (qui bisogna usare Ìa parola di argot, perchè certe debolezze non si esprimono nell'idioma di Dante) è sempre stato un « béguin >> dell'on. Giolitti, e l'on. Giolitti è sempre stato un caro presidente de! Consiglio per il socialismo. Questo stesso anno 1908, il 9 marzo, il Resto del Carlino pubblica un'intervista con 1'0.1. Turati, il quale afferma che « Giolitti dà ai suoi alleati (clericali) delle chiacchiere; a noi, invece (socialisti), suoi avversari, dà dei fatti positivi)), Il che è chiaro e non va dimenticato studiando il sistema del1' on. Giovanni Giolitti. Si può dire che in quel tempo una certa ci,etteria pel socialismo è alquanto diffusa, se r:,ersino l'un. Salandra, nel discorso sulla « mozione Bissolati )), confessa: « Così come crederei assurda inopportuna e dannosa una politica di persecuzione contro i socialisti, così crederei inopportuna e dannosa una politica di persecuzione e di ostilità contro i cattolici»: amore per tutti; anzi, a giudicare dal numero degli aggettivi, con una_ vibrazione più tenera. per « falce e martello )), Questa complicata amministrazione interna occupa Giolitti più delle faccende con l'estero: quell'innato senso di limite ch'è in lui, di parrocchia e di municipio, lo fa muov·ere con disagio oltrefrontiera~ 442 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==