cedesse anche il voto politico; ma Giolitti, il 25 febbraio, risponde che « i.n materia d'elettorato » bisogna procedere a tappe e che « il voto amministrativo servirà di guid(,l e d' esperimento al legislatore ». Però il progetto non compie la gestazione voluta: abortisce senza strepito, rnn riservatezza; le donne, in verità, non se ne accorgono, neppure s'erano accorte che qualcosa maturasse. Si giunge al '920, e b Camera vota la legge; ma questa legge non è mai votata dal Senato, quindi in verità non è mai una legge. L'ammissione delle donne all'elettorato amministrativo è invece approvata dal Parlamento fascista, nell'anno III: un dono di tutta grazia alb donn:1, la quale tutravia, con la successiva istituzione del Podestà, non avrà modo di esercitare il riconosciuto diritto dell'urna. , · Ma non è priva di interesse la discussione parlamentare che inizia alla Camera il 14 maggio del '925 con un discorso clell'on. Sandrini, << homo bonus, dicendi peritus », sempre deputato di destra, ora aderente al Fascismo con aperta lealtà; Sandrini nemmeno sarebbe alieno dal riconoscere alla donna il diritto al voto politico; ma alcune Yoci interrompono: << no, 110; ecco il guaio! »; e Sandrini, conciliante, << per ora - conclude - accontentiamoci che il principio di gradualità trionfi ii. Anche l'on. Gasparotto è d'accordo: Gasparotto, tonante è nostalgico, scisso tra la cavalleria di Artù e il francescanesimo del terziario, sembra (gesummaria) uno dei tre moschettieri rirhasto solo; cammina con le gambe desolate e sciacquanti nei calzoni del sarto meneghino, battendo i tacchi e assaporandosi in lir;che perorazioni. Un discorso, interrotto spesso dall'on. Caradonna, è quello dell'on. Gabbi, sommo clinico, il quale è entusiasta del progetto di legge e si maraviglia di avere conosciuto una baronessa che non sapesse leggere e scrivere: perchè così - gli spiegava un amico - non ha modo di scrivere agli amanti ..Mussolini interrompe: - Vuol dire che telefona - : e l'ilarità della Camera turba per un a.ttimo l'on. Gabbi, che poi ripi;ende in rialimentata foga il discorso. BibliotecaGino Bianco
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