çhi s'infama? 1 giornalisti. Ma chi sfama i giornalisti? Gli oziosi, ignoranti, invidi, tristi. Persino il giornalista cosiddetto letterario non sfugge all'ira della musa onesta; ecco un 'brutto ma pepato sonetto di Edmondo De Amicis : Sotto una fitta grandine di zeri piantò a vent'anni il corso liceale e recitò; ma la platea brutale lo caricò di mille vituperi. Allora s'arrolò nei bersaglieri e ne uscì dopo un anno d'ospedale; sonò il fiauto, giocò, fece il sensale, tutte l' arti tentò, tutti i mestieri. Servì poi da copista un letterato che lo cacciò per mala ortografia, tentò di strangolarsi e fu salvato! Ottenne. un posto allor di segretario, rubò, fuggì, cantò, fece la spia, e poi fondò un giornale letterario. Il Fascismo ha conferito alla stampa un consapevole orgoglio e la dignità di agire secondo fede; ma la democrazia pretende licenza per tutti, per la stampa per il governo e per l'opposizione, ognun si difende come può. Questo è il cccredo >> politico del presidente del Consiglio, on. Giolitti, che in un'intervista del 1907, riportata . dal Malatesta, dichiara: cc Il Governo non ha mai persegui- • tato nessuno, nemmeno gli anarchici, ed h(I)lasciato ampia libertà ai socialisti ». In omaggio alla libertà, lo stesso anno Giolitti accetta la proposta degli onorevoli Luzzatti e Marghieri per concedere - « finalmente » - il voto amministrativo alle donne : veramente gli onorevoli Pavia e Mirabelli vorrebbero si con435 81bli·oteca Gino Bianco
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