Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

Così il Gabinetto vive: ci vorrebbe un po' di fortore, un pìzzico di pàprica che distraesse parlamento e paese, un nome da lanciare sulla pista, sì che i circoli delle città le drogherie dei villaggi e la gorgogliante « farmacia >>di Montecitorio avessero da vivere rianimati in fervide discussioni e in prognostici da totalizzatore. C'è, infatti, il nome e lo scandalo: processo Nasi. Gli on. Ciccotti e Bissolati interrogano il governo << sul come si spendano le somme assegnate ad alcuni capitoli del bilancio della Pubblica Istruzione>>. Si nomina una commissione d'inchiesta, presieduta dall'on. Viricrnzo Saporito, il quale crea un ufficio al pianterreno della Corte dei Conti, con funzionari addetti, per l'e- . same dei libri di contabilità: l'inchiesta, le aggiunte dell'inchiesta, le procedure durano a lungo, finchè il 27 giugno 1907 la Camera pronuncia l'accusa contro !'on. Nunzio Nasi, ministro della Pubblica Istruzione, per falso e peculato, in correità col segretario particolare Lombardi, e investe del processo il Senato riunito in consesso giudiziario. Art. 47 dello Statuto: « La Camera dei Deputati· ha il diritto dzì accusare i Ministri del Re e di tradurli innanzi alt' Alta Corte di Giustizia >>. Nunzio Nasi è un siciliano, nonostante sia biondo; alla Camera ha moltissimi amici, parecchi al Senato; il suo collegio lo ama, la Sicilia vede in lui un perseguitato e ne fa un vessillo. Per anni il nome di Nunzio Nasi passa dal salotto al cantiere dallo studio al caffè dall'università alla piazza, avvampando passioni: si è nasisti o antinasisti, tutti s'imbràcano in una diatriba, i motori frullano nel vuoto, Je candele bruciano dai due lati. Certo il protagonista non merita di essere segnàcolo di sì vasta contesa, ma ognuno segue la sua stella, e la fama giunge per le strade più impensate, come l'amore e la fatalità. All'epoca del processo la Sicilia ha dato sei ministri alla Pubblica Istruzione: quattro prima di Nasi (Michele Amari, Giuseppe Natoli, Francesco Perez, Niccolò Gallo), uno dopo (Vittorio Emanuele Orlando): nessuno di questi nomi echeggia alla Minerva, il 1908, come quello di Nasi. BibliotecaGino Bianco

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