Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

la sbarra degli avvocati alla scranna dell'imputato. Condannato dal Tribunale, è assolto in Corte d'Appello. Ora ecco i contrastanti aspetti del temperamento. Rosano, che, indossata la toga, non sa piegare e può giungere alla violenza della parola, prima di andare nelle aule giudiziarie a pronunciare l'arringa passa dalla Chiesa del Gesù, l'antica chiesetta napolet;ma, a pregare per sè e per il suo difeso. Impresa gagliarda sembra a questo sovrano dell'eloquenza il prendere la parola, impresa cui ci si debba avviare con l'ausilio di Dio e la meditazione religiosa. Pur credente sino alla preghiera quotidiana, Rasano fa che gli sia avversa la morte. ~ Triste destino di akuni prìncipi della toga, i quali, dopo aver traversato e superato lé tragedie degli uomini, cedono alla loro tragedia; e, dopo aver conosciuto in quella loro epoca le Qrefiammanti della folla conquisa, declinano nella squ~llida solitudine dello spasimo!... . Non è solo il fato antico (da Giulio Gàllico, naufrago nelle acque del Tevere, a Cicerone, decapitato da Popilio Lena il quale offrirà a Fulvia la lingua che ha detto le più belle parole della romanità, perchè Fulvia si diverta a traforare con lo spilletto d'oro la lingua mùtila); non è solo la nèmesi rivoluzionaria (da Cheveu-Legarde, il difensore della s4a Regina, il quale sale la ghigliottina con motti di spirito, agli avvocati russi bruciati nella Corte d'Appello di Pietroburgo, il primo edificio incendiato dai bolscevichi); ma è la vita d? oggi, amara ed ingiusta: Pessina, di composte virtù e di àttica grazia, finisce col vivere nella casa buia dell'amore e dell'onore tradito; Rubichi, che gareggia con l'usignolo nel fare della parola un canto, sopravvive afasico alla sua stessa voce; Simili è colpito al cervello, mentre. nella sua Catania continua ogni giorno lo splendore dell'eloquio, ad ogni giorno iniziando al par dell'antico dottore: « Heri dicebamus »; Rasano, che, come la Santa spagnuola, muore di non morire (que muero porque no muero); Manfredi, àltro volontario deUa tragedia; Raimondo, fulminato nel pieno meriggio; Scimonelli, che cade per sempre mentre parla alla Corte di Firenze, soldato alla garìtta; Catapano, che scompare la sera prima d'una arringa in. Assise... BiblìotecaGino Bianco

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