Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

ro » : naturalmente, il che vuol dire osanna aì determinismo storico, per cui sarà vana la speranza, inoperante la fede.: si è poi visto, con la « battaglia del grano »; come tutte le enunciazioni tecniche sul rendimento della terra siano sovvertite dal prodigio dell'uomo che creda combatta e obbedisca. Giolitti indice le elezioni del '904: i deputati socialisti non diminuiscono, guadagnano tre seggi in più, da 33 a 36: i ferrovieri, poichè si discute dell'esercizio dell'azienda da parte dello Stato, applicano - anche l9ro - l' « ostruzionismo », cioè a dire un'applicazione subdola del regolamento per la quale il servizio s'intralcia; Giolitti, come sempre quando la situazione è difficile, si dimette e propone un luogotenente. Questa volta il luogotenente è Tittoni; dopo Tittoni, è un altro gerarca del giolittismo: Fortis, che riesce a ,varare l'eserçizio ferroviario di Stato: quindi Sonnino. Quando l'orizzonte si fa sereno, ritorna Giolitti. Il paese è stanco, senza passioni che nobìlitino la lotta quotidiana, moralmente scalzo; si gratta il polpaccio con le unghie dell'altro piede e, indifferente, osserva quel che avviene: il suo languore è totale. La ·Camera è minata dal baratto. Chi dòmina? Giovanni Giolitti. Giovanni Giolitti è chiamato « il padrone >>. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==