Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

che investe varie gerarchie della vita sociale; un fratello è monsignore, un altro è magistrato, uno medico e uno avvocato, un altro industriale. Egli pensa in grande, forse pensa in latino, tanto è innamorato di Roma antica; quando in carrozza traversa il Corso i romani lo sentono come un sopravvissuto dell'aurea aetas: romanista umanista e clìnico, lascia opere e iniziative, come la << Passeggiata archeologica ))' l'isolamento del Pantheon, gli studi sulla bonifica Pontina, la festa degli alberi, l'orientamento scientifico per la malaria, il deciso impulso alle iniezioni endovenose. Alfredo Oriani scrive la requisitoria (si legge in Fuochi di bivacco) contro il regicida << oscuro mèsso di un'idea ànche più oscura )) e ricorda agli immemori che Umberto è stato in Europa il più antico per stirpe e il più moderno per spirito fra tutti i Re; se qualcuno fra questi ha potuto superarlo d'impero, nessuno come lui ha rappresentato, sulla scena di un popolo nuovo, fa nuova figura del Sovrano. Sale Vittorio Emanuele III; il suo proclama dice: « Impavido e sicuro ascendo al trono cou la coscienza dei miei diritti e dei miei doveri di Re: l'Italia abbia fede in me, come. io ho fede nei destini della Patria )). La Camera rivolge al giovane Sovrano un indirizzo di auspicio e di devozione: vi è riflesso lo spirito dell'estensore, l'on. Alfonso Lucifero, che porta il mandato politi,ço con nobiltà d'intenti; vi è riflesso - non si dice di no - lo spirito di maggioranza; ma laggiù, alla sinistra, il chiasso ha voci diverse; e quando finirà? non finirà, se non dopo ventidue anni: ottobre '22. Qui si può fare un punto. Il secolo oggi volge quasi alla metà di sua vita; ci piace sostare a considerarne il primo quarantennio. Poi la nostra istoria riprenderà. Questo secolo italiano comincia nella tragica ombra della pozza di sangue; ma sull'immane tragedia d'un Re, che, Gen-:rale, ha affrontato la guerra comandando la Divisione a Custoza e, Sovrano, ha sofferto la ·pace frammischiandosi ai co372 BibliotecaGino Bianco

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