Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

<< Duolmi che la seduta abbia dovuto ieri essere levata in quel modo, anche perchè non mi è stato dato di protestare subito solennemente, come protesto ora (Oh! oh! all'estrema sinistra), e di mandare subito da questo banco, come capo del Governo, all'esercito nostro ed ai suoi capi l' espressione della nostra simpatia, della nostra fiducia, della nòstra ammirazione. (Vivissimi e prolungati applausi - Grida: Viva l'esercito!). Ringrazio la Camera di questa manifestazione, e prego l'onorevole ministro della guerra di comunicarla subito all'esercito ii. (Vivissimi e prolungati applausi). Ferri: « Domando di parlare ii. (Vivi rumori). Presidente: « Ha facoltà di parlare sul processo verbale l'onorevole Ferri i>. · Ferri: « Poichè il presidente del Consiglio ha preso occasione per le sue dichiarazioni odierne dall'incidente 'della sospensione della seduta di ieri, avvenuta mentre ip parlavo e non avevo ancora finito il discorso che mi riservo di continuare nella seduta odierna (No! no - Urli!), ci tengo a dichiarare... ii. Una voce: « Questo non è italiano (Si ride), e neppure lei i>. . Ferri: « ... e neppure lei! Chi è che interrompe? È Mocenni? ! l'altro organizzatore della vittoria! (Aaah !) A me preme di dichiarare che nelle mie parole non si conteneva alcun oltraggio all'esercito ii. (Risa, rumori prolungati). Si continua. Si continua tra intermittenti vociate dell'on·. Oddino Morgari, leggermente ventruto, con un rimorso permanen-te, poichè - come tutti gli uomini che si ripensano - egli ricorda, dopo, le belle frasi che avrebbe potuto dir prima, al momento giusto: questo è un male ben cògnito ai penalisti e agli- improvvisatori: Morgari ripara come può, riprendendo ,l'idea e l'interruzione, a forbiciate. Ma quale stoltezza che anche Ferri sia imbrancato in questo vano esercizio, così estraneo, oltre che opposto, alla nostra sensibilità attuale da non riuscire a qualificarlo. Ferri è socialista per accidente, poi che il socialismo dà in quel tempo più larga pedana al suo bisogno di moltipliBibliotecaGino Bianco

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