Napoleone aveva già rovesciato e che l'Inghilterra,. lui vinto, aveva novellamente istaurato. Ma Napoleone fu sconfitto: da chi? dalle Potenze continentali; non dall'Inghilterra:· era già sconfitto prima di Waterloo, e anche a Waterloo erano truppe continentali al1'ordine casuale d'un generale britannico; vi era Blucher con ottantamila p-tussiani, non bisogna dimenticarlo. L'In.ghilterra trovò, al solito, il pretesto dell'egemonia continentale per combattere il genio di Aiaccio che turbava i suoi progetti di pirateria; combattè, al solito, coi soldati degli altri paesi; usurpò, al solito, la vittoria delle truppe continentali, alla quale aveva partecipato, in un'armata di cerltosessantamila uomini, con lo stentato invìo di soli ventimila soldati: al solito. Così· l'Inghilterra riusciva ad abbattere cotesto grande Italiano, Napoleone, che, avviato a Sant'Elena, scriveva la commossa lettera dove troneggia l'errore di grammatica francese, quasi ad attestare sino all'estremo viaggio atlantico che il suo sangue italico non lo aveva fatto mai sicuro padrone della lingua straniera. Scomparso Napoleone, l'Inghilterra non ebbe più bisogno che il Continente si svenasse per i suoi progetti; e chiuse ad esso le porte. Ricordate le parole di Canning: « Each nation for itself and God for es all ))' ogni nazione per sè e Dio per tutti. · Ora è evidente che, nel 1940 (anno XVIII dell'Era Fascista), l'Inghilterra aveva il prontuario per la guerra contro l'Italia e la Germania. Ma il prontuario cade quando il processo storico si evolve: il Parlamento non aiuta. E questa è la storia del paese dove il Parlamento nacque e prosperò, libera istit1,1zione- come si dice - traverso la quale trovarono passaporto· l'iniquità dei regnanti e l'avidità del popolo. 35 Bibliote~aGino Bianco
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