Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

ogni sintesi del pensiero e si trova con il lampo dell'intuizione dove i protagonisti del compartimento stagno giungono. col puntello della scuola; ma anche perchè non è sommo capitano della politica che non abbia inteso la preminenza del diritto insieme a quello dell'opera. 1 Cesare non ha tempo; è sempre distratto dalla battaglia, fuori le Alpi e dentro, al di là del Rubicone e al di qua: secondo Plutarco egli prende 800 città, soggioga 300 Na-· zioni; e la vita umana è· veramente e ingiustamente breve . quando è segnata dal destino di questi bilanci fuori serie; solo dopo la morte di Pompeo egli potrebbe stare tranquillo; ma dai piani di Farsaglia agli Idi di marzo non sono che· solo quattro anni scarsi, eppur pieni delle ultime vicende di Tapso, delle cure di governo, delle scissure del Senato, dell'amore per le arti e - infine - del pugnale di Bruto. Tuttavia, nei Commentari, è agevole captare frasi in cui sia palese l'.or- . ganizzazione giuridica dello spirito di Cesare. Cesare pensa che il diritto debba essere suprema guarentigia, ripete le parole di Euripide secondo cui solo per l'esistenza dello Stato possa il diritto violarsi: per regnare: << nam • si violandum est jus, regnandi gratia, violandum est>>. Augusto non è solo il vincitore di Azio, il padrone del mondo romano, il protettore di Orazio e di Virgilio, il nome del « secolo àureo >>; 'è anche il legislatore, non tanto per la Riforma del Calendario, ma per la promulgazione di quelle norme che sono la prima creazione penalistica dell'Impero: si vuol dire delle leggi per la tutela del buon costume, fra cui · - principale - la Lex J ulia de adulteriis coeicendis, la quale per la prima volta commina severissima pena, legale e codificata, contro il lenocinio e contro l'illecito che in nupta, in virgine vel vidua vel puero committitur. Roma ha dapprima una legislazione familiare informe (l 'ubbriachezza della mo- .glie - si vinum bibit - è, a esempio, motivo di divorzio come l'avvelenamento dei figli); con Augusto si ha il primo tentativo d'una sistemazione che contempli il principio di efficienza, ovverosia di proporzione tra caus;l ed effetto. Napoleone lega il suo nome anche ad un Codice. Cònvoca i giuristi e dice loro, cercando di prevenire ogni cortigianerìa: « Voi siete qui non per essere della mia opinione; ma per 339 ibliotecaGino Branco

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