segretario, Pagliano; componenti, Bellini, De Blasio, Diena, Garofalo, Milano Franco D'Aragona, Stoppato e Vigliani. I nuovi Codici, ai quali anche Arturo Rocco, fratello del ministro, porta il suo sostanzioso tributo di giurista e maestro, sono sottoposti all'esame dei consessi giuridici: la Cassazione, le Corti di Appello, le Università, i Sindacati Forensi; quindi si riunisce la Commissione Parlamentare, composta· dai senatori Bonicelli, Calisse, D'Amelio, De Blasio, Diena, Carofalo, Milano Franco d'Aragona, Pagliano, Stoppato e dai deputati De Marsica, Farinacci, Fera, Foschini, Leonardi, Titta Madìa, Pisenti, So]mj, Filippo Ungaro.. Il 14 · novembre 1929 (anno VIII), la Commissione Parlamentare si costituisce nominando presidente il sen. D'Amelio, vice presidente il deputato Salmi, segretari i deputati Madìa e Pisenti. Di alcuni di questi componenti, si è già parlato nelle' pa~ gine che precedono; di altri si parlerà. Bonicelli è avvocato; Calisse, professore; De Blasio, -ex magistrato; Diena, penalista di rinomanza, con l'indulgenza del veneto e di chi abbia guardato nel fondo delle umane tragedie; Garofalo è uno scienziato del diritto penale ed è barone, ora si stenta a vedere in quest'aristocratico e compassato signore il polemista ardente dei tempi della Scuola Positiva (gli anni modellano con il lor pollice di ferro); Milano è giurista acuto, osservatore sagace, ed è anche principe d'Aragona; Pagliano, èx ma- . gistrato e conte e studioso in pr:ofondità; Stoppato appartiene alla gloria dell 'avvocheria. ' Saverio Fera è un catanzarese stabilito a Firenzie: alcuni dicono abbia la tenacia dei calabresi, altri che abbia la mordacità dei toscani; hanno ragione gli uni e gli altri. Fera alla Camera parla di tutto: dei vivi e· dei morti, della giustizia dell'estero dell'interno della guerra; affronta colossili problemi con corretta oratoria con tranquillo benessere e con la sola preoccupazione dell'ortodossia, che in lui non è calcolo, è un sentimento, spontaneo come il fiorir della rosa; Fera è nato ministerialissimo. Foschini è napoletano, ha, molti anni di vita montecitoriale, è benvisto da tutti, ha per tutti una parola di quelle che ristorano; Leonardi è di sicuro giudizio, infatti ·finisce mao gisti-ato alla Corte dei Conti; Pisenti giunge sempre oscuro, 387 a GinoBianco
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