chiaia slabbrata dalle molte scritte sapienze: la libertà, per la quale questi gagliardi uomini combattono sul campo da giovani, si tramuta in un freddo idolo di biblioteca quando, raggiunta nella vita nazionale, essa si ·erge turriti edifici nella dottrina ~stratta. Zanardelli è nella campagna del '48 e, 'il '49, nelle Dieci Giornate di Brescia: perseguitato dall'Austria, non può esercitare l'avvocatura; ma egli riesce ad agitare il primo Tricolore italiano, sbarcando ad Iseo. Dapprima deputato di Gardone, rappresenta poi il Collegio d'Iseo per 44 anni. Ministro con Deprètis, con Cair.oli, con Crispi, con Di Rudinì; poi presidente della Camera; poi, dopo Saracco, presidente del Consiglio. La sua teorica individualista fa sì che, . nella sessione del r 902, egli faccia annunciare la presentazione di un progetto di legge pel divorzio, travolto subito dopo nella caduta del Gabinetto. Se talvolta le necessità della Pa- ' tria lo convincono a un regime autoritario, subito il feticcio della libertà gli sussurra la sua presenza all'oreccµio: « lo ho sempre pensato - dice ai suoi elettori il 20 ottobre 1901, come si rileva dal volume del D'Atri - che in un giorno di estremo pericolo il governo possa trovarsi nell'obbligo di sospendere tutte le libertà.,. Ma la sospensione deve durare quanto dura il pericolo e non più. Subito dopo occorre stabilire il regime del diritto comune >>: proposizioni giuste, ma che vanno interpretate con quel reagente politico di Zanardelli espresso nella nota sua formula del « reprimere e non prevenire». La realtà gli dà belle immagini e vere, ma il dogma lo richiama : « come un serpente velenoso - dice - appare in certe epoche ld libertà! »; ma egualmente guai a « quelli che si attentano di offenderla », perchè « la libertà è la vita, la forza, la dignità delle convivenze civili». Reprimere e non prevenire: e< l'attitudine di efficace e deliberata repressione è una prevenzione essa pure, una prevenzione legale insieme e sufficiente». ·Per Corpaci, che ha scritto una interpretazione tra le più immediate vere ed essenziali de « J partiti politici in Italia », Zanardelli è ;< il libertario per antonomasia »; e tuttavia la sua codificazione resiste al tempo; il suo Codice è il migliore del mondo civile prefascista, muore non ancor vecchio, con qualcosa di esso che rivive nel Co334 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==