Chi parla? No~ si parla. L'evento, quando ha le parole nel cuore di ·tutti, si staglia più nel silenzio che nella frase. Solo Adelchi Serena lancia il grido del rito : «Perla Rivoluzione Fascista:Eja, Eja, Eja! n. I deputati rispondono: « Alalà! >>. · ·Serena rappresenta Starace, Segretario del Partito, e compie le sue intense vigilie per ascendere fra qualche anno alla suprema gerarchia, nel ferreo tempo del Paese in ar111i: vi porterà uno spirito guerriero, aperto all'amore del popolo che combatte e òpera, e rispettoso dell'ingegno che sa lavorare al servizio della Patria: egli ha il segreto del limite tra l'inflessibilità e la misura; e certo gli ha giovato, con 1a varia esperienza politica di partito e di governo, l'esercizio della toga, quello che più avvicina alle sofferenze della folla e al mistero dell'anima. Fra le tante volte, la Camera respira il vento d'Africa quando celebra l'ingiusta morte di Luigi Razza, e Costanzo Ciano ne dice un commosso epicèdio. Queste cronache non rispettano proporzioni di capìtoli e belli gràfici; sono prima per il gusto di chi scrive e poi - se è possibile - per l'altrui.• Allor. ci piace dire di Razza, al quale la comune terra della nascita più ci legava: noi siamo storici del tutto arbitrari, di quelli che hanno un cuore vivo cui sacrificano le stampate armonie dell'opera. E poi Razza è finito sulla via d'Africa; è stato per l'Africa il primo martire della nostra guerra, lui e i suoi animosi compagni caduti; ministro, non « emàrgina », ma va per le rotte del cielo a indicare la strada. Chi ha veduto Mussolini seguirne il feretro -:-- solo, avanti tutti, con le poderose mascelle serrate e lo sguardo fisso dove il velivolo arse, e più in là, più in là - ha un altro volto del Duce nella memoria. Bisogna anzitutto pensare che Luigi Razza nasce in Calabria: questo è necessario, per comprendere l'uomo intieramente. ibliofecaGinoBianco
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