Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

ingegno: pur~ l'orologio fermo - deve ·aver detto un umorista - dice 1a verità per una volta il giorno; e tuttavia guai a servirsi di quell'orologio. Si può concludere il ricordo di Crispi con le parole istesse con le quali egli conclude i suoi ricordi: cc Bisogna uccider Crispi, fu il motto infame dei miei nemici. Ed han tentato uccidermi moralmente e materialmente. Materialr:iente il 13 settembre 1889 per mano di Caporali ed ii 19 giugno 1894 per mano di Lega. Mo~almente con le difjamazioni e le calunnie. Non •vi sono riusciti, e mi sento più v/vo di prima. Non querebant in me delictum, sed querebant me facere delinquentem )). _Sono trascorsi quasi quarant'anni: l'Italia è un'altra vita, è il Fascismo; grandeggia Mussolini al fondo della storia. Emilio De Bono, genera'.e e Quadrumviro, già governatore della Libia, già ministro delle Colonie, al quale gli. Dei ha'nno concesso il vigore e la fede d'una giovinezza che non cede agli anni, è nominato, il 15 dicembre dell'anno XIV, Alto Commissario dell'Africa Orientale: il r 3 marzo successivo il negus R;is Tafari, ultima maschera della protervia inglese, mette in libertà gli aggressori del Consolato Italianò di Gondar; il 17 giugno, ad Addis Abeba, un aviatore etiopico offende la bandiera italiana; il 3 1 agosto si apprende che il governo d'Etiopi~ contratta con inglesi per le concessioni sulle quali l'Italia ha già sancito il proprio diritto; il 19 settembre si batte il chitet per una mobilitazione generale. È tutto un sistema di provocazioni• che intenderebbe umiliare la,P<!tria fascista. Così l'Italia inizia la sua guerra vittoriosa: si_libera, il Tigrai, si yendicano i morti di Adua, si giunge a Macallè; · i-n"Somalia, nell 'Ogaden, le popolazioni accolgono le truppe liberatri!ci. E~ilio De Bono, fedelissimo dello Stato della Rivoluzibne· e.del Duce in pace idn·:guerra, ha raggiunto le mete prestabilite·.· · .-· I ·' 1b1otecaGino Bianco

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