sztà dei soldati di Sua Maptà la Régina d'Inghilterra sulle sponde del Nilo,' ma non vedo in che questo obblighi la mia riconoscenza. ·(Benissimo!). Ma, si dice, e gli applausi alla Camera dei Comuni? Non esageriamo. Anche qui, signori miei, si applaudì il 5 marzo e si gridò: - Viva il Re! -; ma io credo che non sarebbe nel vero chi affermasse che quel grido era soltaiito un omaggio alt'augusta persona del Capo dello Stato. (Benissimo! Si ride). Orbene, gli applausi di Westminster somigliano molto a quelli di },1ontecitorio: io non credo che significhino soltanto: - Viva l'Italia nell'Eritrea! -; credo che significhino altresì: ~ Viva l'Inghilterra in Egitto! ·-. (Approvaz,ioni. Si ride) ». La verità si è fatta sempre strada; ma non sempre l'Italia ha voluto vederla, o ha potuto. E i deputati hanno riso. << Si ride », registra - agnòstico - il verbale. È responsabile della sciagura il gen. Baratieri? Lo scanùalismo dell'epoca si compila questo soldato cotne già tarato dal male psichico e dal piacere dell'alcole; ma il processo svolto dinanzi al Tribunale di Guerra depàupera il dramma di tutte le gialle incrostazioni, fungheggianti senza carità di patria e di se stessi. La sentenza di rinvio a giudizio p'ronuncia l'accusa contro il « Generale Baratieri Cavaliere Oreste », ai sensi degli articoli 74, 88, 540, 544 Codice Penale per l'Esercito, sui seguenti motivi. Per avere: « I) per motivi inescusabili deciso, pel 1° marzo 1896,. un attacco ..contro l'Esercito nemico in condizioni tali _da rendere inevita_bile, come purtroppo avvenne, la sconfitta delle truppe affidate al suo comando; · « 2) abbandonato il Comando in Capo, dalle ore 12 . e mezzo del 1° marzo I 896 fino alle ore 9 del 3 marzo medesimo, _facendone così cessare durante questo periodo di . tempo ogni funzionamento, ed· omettendo con grave danno ,dell'Esercito di emanare qualsiasi istruzione, ordine o provvedimento, che le circostanze avrebbero imposto onde atte- __nuare le conseguen:ze della patita sconfitta )); 1bl oteca Gino Bianco
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