e, Ma che c'entra Cassala con Makallè? A luglio Cassala erèl già occupata; ed il fatto di Cassala anch'esso fu conseguenza di attacco dei nemici>>. Prinetti: « Ma che! Ma chef >>. Crispi, presidente del Consiglio, mm1stro dell'interno: <• Ma senza dubbio, o signori. Signori, non è possibile che in un momento come questo, quando tutta Italia si è commossà e incoraggia il Goveriio, e lo provano i telegrammi che a me giungono dalle cùtadinanze e dai Municipi ... )). Voci: « Noi noi Sì! sì!». (Vivi rumori. Grida. Interruzioni). Altre voci: « Non è vero! )). Presidente: « Onorevole Di Laurenzana, la richiamo all'ordtne; non sta bene discutere così)). Crispi, presidente del Consiglio, ministro dell'interno: « Non si discute così; si grida. È un caso nuovo, o signori. Sono 37 anni che sto nel Parlamento, ed anche nei momenti più dolorosi e difficili del 1848, io non vidi mai quello cht succede in questa Camera ... )) (Oooh ! ooooh ! Rumori). Pràmpolini: « Ma con un Governo come il vostro, indegno!)). Presidente: « Onorevole Prampolini, lei non ha la facoltà di padare; la richiamo all'ordine )> (Rumori. Interruzioni). Cri spi, presidente dèl Consiglio, ministro dell'interno: << Ricordando le manifestazioni dei Municipi e delle popolazioni, io non intendevo che darne esempio a noi per fare il nostro dovere. Ma siete Voi, che dovete giudicarci, da Voi aspettiamo il giudizio. (Benissimo!). Quale è il nostro dovere? Portare la pace nelle provincie occupate, fortificare la nostra frontiera, far sì che si renda impossibile il rinnovarsi di un combattimento, come quello del 7 dicembre)). (Commenti in v~rio senso). Il parlamento, la Camera, le elezioni, il popolo sovrano: ecco: un uomo deve difendersi per voler difendere l'Italia; e quei deputati vanno a casa, cenano, trovano che l'insalata va rimescolata in. un altro· filo d'olio, prendono la pillola las-- sativa, fanno i conti della giornata e si sprofondano nel sonno del giusto; un altro giorno è passato. E .,aGino Bianco
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