a consegnargli il brevetto; poi generale di brigata aerea, poi al comando della I Divisione, poi generale d'Armata; poi Vicerè in Africa, governando alla maniera romana, con la forza non disgiunta dall'equità, con la riforma non avulsa dalla tradizione, col comando non separato dall'esempio. L'Africa e il suo Duca sono nel cuore del popolo; e in questi amori giganti, dove lièvita il senso mistico delle dedizioni assolute, è la grande anima delle folle, grande ed eterna. . Il glorioso dramma di Amba Alagi, del 7 dicembre 1895, dà pascolo alle polemiche contro Crispi; vi si satolla guel parlamento che amministra la furia secondo la classifica dei banchi: prima il settore, poi la patria. Nella nuova pedagogia nazionale impartita dal Duce sembra persino inverosimile che la Camera, sull'onore e sulla potenza d'Italia, possa discutere come si rileva dal verbale di nove giorni dopo i fatti d'Amba Alagi, dicembre 16 : Crispi, presidente del Consiglio, ministro dell'interno: « La bandiera italiana era alzata a Makallè prima assai di ora: questo non è oppugnabile. Il movimento di Amba Alagi fu un movimento strategico. (Interruzioni all'estrema sinistra). Dobbiamo discutere o fare dei clamori? Se dobbiamo discutere, io sono pronto; se volete fare clamori, io non mi ci prest(!, nonostante che l'animo mio sia pronto anche a rispondere a lor signori>>. Presidente: « Fàcciano silenzio>>. Crispi, presidente del Consiglio, mm1stro dell'interno: « Io non voglio lodi che non mi sono dovute. (Ooh! Risa ironiche a destra). I fatti che ci diedero il possesso del Tigrè cominciano dal dicembre 1894. Quando Batha-Agos insorse, dovevamo naturalmente punir-lo; e quando Ras Mangascià, contravvenendo ai patti che aveva stabilito con l'Italia, e unendosi .ai nostri nemici, ci intimò la guerra, dovevamo rispondere! (Movimenti in vario senso). Ora tutta quella sequela di fatti, che dal dicembre 1894 giunge sino ad ora, è conseguenza di una guerra alla quale, non potevamo sottrarci, perchè dovevamo difenderci >> (IQterruzioni a sinistra). Voce: « E Cassala?>>. Crispi, presidente dèl Consiglio, ministro dell'interno: BibliotecaGino Bianco
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