Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

perciò « a essa più v1c1n1 )); e i giorni passano, unicamente scaldati dalla temerarietà dello spirito indarno che si riesperimenta ora per ora, tutti vivendo di se stessi, vivendo d'un lucido coraggio tranquillo, sino all'eroismo che subisce - alte le armi - la cieca e massiccia prepotenza del numero, del numero nutrito e rifornito. Ma chi ha detto ora al popolo la vita e l'opera di Amedeo di Savoia? il popolo non va in biblioteca nè più esiste il rapsodo che porti per le piazze l'eco dell~ gesta; ma la biografia fende il cemento delle case e il silenzio del cuore, e tutti sanno e tutti discorrono della vita del Duca di ferro, familiare ora per tutti, come se fosse sempre vissuto per l'orgoglio del popolo, sull'arena pubblica delle prove estreme, preparandosi al giorno più degno, coi suoi prodi d'attorno. Ora il contadino sa che il Duca conobbe il ferro e il fuoco sul .Carso, diciassettenne, accanto al Comandante della III Armata, che gli lasciava il nome e l'esempio: e il figlio seguiva il padre dall'Isonzo al Cengia, dal Sei Busi all'Ermada, a Vittorio Veneto, perchè è nel destino del Principe di passare e di legarsi ai nomi fatìdici, dove la passione della pa,- tria fa tappa e leva: adolescente, e già con medaglie d'argento e di bronzo e promozione a capitano per merito' di guerra. Sicuro! ma i nostri ragazzi sanno anche di più; e sarà sempre un mistero sapere chi lo abbia loro insegnato_: che Amedeo, a venti anni, seguiva lo zio esploratore, il Duca degli Abruzzi, per i deserti africani, divinamente contagiato da questa assorbente passione d'oltremare, e si aggirava, come per strade di metropoli, traverso le dune defl'Uèbi Scèbeli; e poi in esplorazione pel Congo, nella zona equatoriale, dove la ricchezza si rinnova inesausta, caucciù caffè avorio riso aràchidi palme sèsamo rame ferro stagno urànio ràdio carbone oro e diam~nti. Il popolo diçe che ovunque è una guerra il Duca è pre~ sente: il '925, tenente colonnello nella Sirte: i ragazzi amano chiamario il « Principe Sahariano ))' perchè sanno ch'era alla conquista_ del Fèzzan, in testa alla colonna meharista, alto sul cammello da corsa: nell'anno IV del Regime, quando inizia l'a_moree il gusto del cielo, egli è pilota ed è il Duce Bib roteca Gino Bianco

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