Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

uomo d'armi. e di monòcolci, valoroso e accorto sino all'epilogo dalle tragiche imprudenze, sgòmina il nemico, nel gennaio dell'anno dopo, prima a Coatit dopo a Senafè, aprendo così la strada del Tigrè: Crispi è esultante, ma non solleva ]' occhio dal periscòpio; senza preoccuparsi del!' exequatur parlamentare, che in quel tempo investe perfin le cose medie, invia in Africa nuovi battaglioni e munizioni e armamento e vettovagliamento. Crispi sa che non può esservi un'Italia potente senza il libero accesso agli oceani. La civiltà, più che su terraferma, cammina sulle acque, forse sulle acque è nata, poi che la nostra prima penna e la nostra prima pagina sono offerte da un fiume, sono il sambuco e il papiro del Nilo. Ma il '95 tramonta nell'immeritata sciagura. Amba Alagi è un nome che tocca il cuore d'Italia: lo stringe di dolore e d'orgoglio; se mai nel lontano futuro l'assurdo diventasse realtà, e il popolo dovesse soggiacere a un attimo di dubbio, basterebbe pronunciare questo nome, « Amba Alagi », che a dirlo le labbra si baciano, per risollevare tutti i miti, fulgidi sopra ogni stolta miseria. Il popolo vive di questi nomi che sono al colmo della vita; non ha libri di storia nè pagine militari, ma esso ha appreso dai padri che a 3411 metri sul mare, il 7 dicembre '95, un pugno di valorosi tenne per sette ore tenacemente_ fronte, oltre il limite delle resistenze possibili, a trentamila scioani, fra i quali si adunavano le più feroci orde dei tre potenti ras -- Alula, Maconnen e Mangascià - : e Pietro Toselli cadeva, animando con l'ultimo respiro una resistenza che toccava i vertici del delirio; cadevano duemilatrecento italiani; nascevano dall'amba le schiette canzoni del popolo, quelle che si tramandano per le case dei campi col vòmere consunto e la chitarra « battente». Amba Als1gi risplende nel cuore delle folle; or si fa viva e attuale. S'è alzata un'altra stella con l'epopea del Duca d'Aosta e delle sue milizie che resistono impavide, i morti senza sepoltura i feriti senza bende le borracce senza acqua, la volontà che succhia il midollo delle ossa, lontana la patria e 302 BibliotecaG no Bianco

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