n popolo, che ha l'anima desta ai grandi venti, si commuove sempre quando si trovi di fronte a una grandezza che esso intuisce anche se non comprende: sparso per casolari e offiicine, non sempre sa di che cosa sia fatta la giornata del Duce; ma sempre ha il sùbito entusiasmo a vederlo, sentendo per misteriose vie ch'è balzato il Genio, e Genio e popolo si fanno uno, saltando gli affaticati ragni delle scienze che tessono le làbili tele del manualetto costituzionale. (Manualetto - si dicein parentesi - e non diritto: chè il diritto, come la scienza come l'arte come l'opera, sono sempre ·concordi all'eroe, questo e quelli essendo le sommità armoniche dello spirito, così sommi che non tòllerano diminutivi: di quasi tutto si può dire il dispregiativo in elio, e la speranza sarà .speranziella, giammai del diritto della scienza dell'arte dell'opera e delL'eroe). Il popolo è scossodalla bellezza della poesia, dell'eroismo, del sangue. È l'ardimento che lo accosta all'altezza delle idee; -in esso si sente riscattato dal s_ervaggiodella vita oscura, si sente avvicinato ai costruttori che, soli, girano la ruo_ta del tempo; si sente nobilitato se da questa sua stessa creta peri tura nasca l'apoteosi dell'evento, eccelso sulla carne caduca. Ma, più che ogni altra prova, è il sacrificio che esalta il popolo: esso si appassiona, ancor più che alla gioia del virn;:ere,alla necessità del combattere. Vincere è già una retribuzione; ma combattere è tutto una dedizione, nel sublime disinteresse di chi ha compagne la fede e la sorte. · Il popolo segue sempre i valorosi che si battono per vincere, ma custodisce nel suo orgoglioso dolore quelli che· si battono senza speranza di vincere, perchè in essi vede gli assertori d'una vita che va oltre l'episodio; e si sente soddisfatto nella sua sete d'immortalità, nel suo bisogno di credere, nel suo desiderio di_r_itrovarel'esempio che dia un senso non transitorio all'esistere. Il popolo, insomma - che rimane assente quando Cavallotti si scaglia contro Crispi, col millantato credito di parlare in nome del paese - è percorso dal brìvido delle ore eterne quando apprende .il sacrificio di Dògali. Tra Massaua e Saati, cinquecentododici uomini, al comando del tenente-co~onnello De Cristoforis, si d~fendono Biblioteca Gino Biànco
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