l'esistenza delle Nazioni: questa legge è nata prima dello Statuto )>. Giolitti scrive una lettera pubblica, insinuando - gelido paludoso periferico ~. che « al ministero dell'Interno esistono documenti i quali possono gittare luce non· bella sopra qualche uomo politico >>. Colajanni interroga per sapere che cosa sia << questa luce non bella» e << se si ha paura d'andare avanti>>. Risposta di Crispi: << Nel mio dizionario questa parola "paura" non è scritta ». Finalmente Giolitti consegna << i documenti )): sono otto lettere di Crispi alla Banca Nazionale con riferimento a scon- ·to di cambiali, 103 lettere della moglie, donna Lina, alcune delle quali hanno contenuto di operazioni bancarie.: donna Lina aveva un· senso avventuroso; e -- se è vero che vi sono mogli che fanno l'uomo, altre che lo disfanno - ella non poteva essere tra le prime, con la sua aerea intelligenza a mo' di certe donne, sbandata sfuggente senza controlli nè rèmore: anche lei è stata una spina nel grande cuore del marito .. Crispi è ancora il più forte; scioglie la Camera. Allora Cavallotti scrive la solita lettera aperta « agli onesti di tutti i, partiti )) (un epistolario e un indirizzo molto in uso alla fine del secolo scorso), accusando il presidente del Consiglio di violazione dello Statuto, di bigamia, di corruzione per avere elargito il Cordone dei SS. Maurizio e. Lazzaro a certo Herz ricevendone un compenso di cinquantamila lire. Incalza, in comizi e articoli, Matteo Renato Imbriani,. napoletano guappo e tumultuoso oratore, con l'alone d'una temerarietà che vive d'usufrutto da quando, diciassettenne, è fuggito a raggiungere Garibaldi in SÌcilia, deputato di molte atlJicizie, con molte veloci parole, un gestire frenètico, cappellaccio alla sgherra, baffi a tortiglione: una fiammante decalcomania di giustiziere. Ma dove sono gli italiani insigni, quelli che dànno nome a un'epoca e ne buttano con il loro passaggio le caduche e oscure strutture?. sono çon Crispi. · Oriani è ~on Crispi; .si è visto. Anche Carducci è con Crispi. Gonfia il poeta il collo taurino, insofferente di amido e cravattino agghindato, e, contro l'igno~ile baccano, al_di 275 BibliotecaGino Bianco '
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