Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

Per l'eleggibilità, secondo lo Statuto, occorre godere la cittadinanza e non la sudditanza, al fine di consentire l'ingresso in parlamento anche a cittadini di ahri Stati italiani, quando l'unità d'Italia non è ancora compiuta: ma; in quei' duri tempi, la Camera considerò che, per gli èsuli, l'avere assunto la cittadinanza straniera non significasse aver perduto quella italiana, così entrò in parlamento Cattaneo che durante l'esilio era divenuto cittadino svizzero. La Camera demoliberale ha mantenuto sempre ferma l'età minima di trent'anni quale requisito per l'eleggibilità; e solo in questo è stata spartana, inflessibile, tanto da annullare l'elezione del deputato Lignana, che raggiungeva ,i trent'anni lo stesso giorno della delìbera di <;:onvalida,e del deputato Saracco che li raggiungeva il giorno prima della seduta. Superfluo dire che la Camera demoliberalissima annullava le elezioni dei deputati fascisti al disotto dei trent'anni; nella seduta del 1° e del 2 giugno '922 erano annullate le elezioni di Farinacci, Bottai, Gattelli, Grandi, e si riteneva di comprimere l'idea fascista negando quell'ingresso ad alcuni giovani i quali, quasi tutti, pur portavano nello zaino - come il tempo ha· dimostrato - un'insegna e un avvenire. L'annullamento di queste elezioni fasciste avveniva nella XXVI legis"latura, e ne era vittima - fra gli altri - anche l'on. Bergamo, repubblicano, anche lui al disotto dei trent'anni. Ma lo stesso on. Bergamo, nella legislatura precedente, ancor più minorenne, poteva permanere per tutta la legislatura (dal '19 al '21 ), senza che la Camera si occupasse della sua elezione, nè per convalidarla nè per annullarla: non vi era allora lo stimolo di estromettere deputati fascisti. La questione ora interessava tutti i settori, perchè in quasi tutti sedeva qualche minorenne, ma in questa pro-. porzione : 7 su 35 fascisti, 1 su I I 2 •socialisti, 2 -su 106 po-. polari, e I i democratici, I i nazionalisti, I i comunisti, I i repubblicani. La Camera non volle nemmeno considerare che erano pendenti tre proposte di legge per la riduzione dell'età a 23 anni, presentate da deputati di diverse parti, dall'on. Ungaro dall'on. Codacci-Pisanelli dall'on. Conti: essa decise 256 Biblioteca G,no Bianco

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