La sua spina è l'estero; la patria è grande sol se temuta: l'Impero, l'Africa; e si vedrà nel prossimo capitolo. Ottiene che Guglielmo II si rechi a visitare il Re d'Italia; stringe i rapporti con Bismarck; sa che la Francia sarà perennemente ròsa dalle invidie della « sorellanza ll, che vuole un'Italia formato mignon per proteggerla e disporne; quindi lui è gallòfobo, da sempre, per sempre. E invece il parlamento si costruisce dei giocattoli e pre.,. tende che egli vi si trastulli. C'è una proposta per il voto alle donne; lui, contrario: « Se la gittate nella piazza, voi fate della donna non più l'angelo consolatore della famiglia1 ma il demone tentatore ll. Ci sono i « capintesta >> che muovono le folle; conflitti; interrogazioni alla Camera; Cavallotti interroga, Cavallotti interroga sempre, agitando le mani come pale, agitando molto le mani. E Crispi duro, senza concedere: agli onorevoli Maffi, Pantano, Bovio, Ferrari, Moneta, Aventi, Pais, Maiocchi, Costa, tutti interpellanti circa la disoccupazione degli operai di Roma, risponde che « il Governo non mancherà di previdenza e di provvidenza, senza però che sia menomata la sua autorità )); all'on. Cavallotti, che interroga sui « dolorosi {atti ,, in uno scontro tra dimostranti e forza pubblica, risponde: « Finchè si trattava di dimostrazioni pacifiche, noi non èbbimo ragione di adottare provvedimenti estremi. Ma giornali malevoli e comitati segreti avevano interesse a suscitare disordini nella città. « Allorchè, dunque, non obbedendo ai consigli della ragione, qualche operaio passò ad atti violenti, naturalmente bisognò agire, e la polizia agì. << Addosso agli arrestati furono trovati fogli sediziosi e denaro. Appariva quindi chiaro, o signori, che non si trattava tanto di operai disoccupati, quanto di gente che non sapeva quello che si facesse, e cedeva alle istigazioni dei sobillatori (Bene! al centro e a destra). « L'onorevole Cavallotti ha fatto l'elogio della pubblica forza, .. ,,. · Cavallotti: << Salvo eccezioni,,. Crispi, presidente del Consiglio, ministro dell'Interno: BibliotecaGino Bianco
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