Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

Italia siamo tutti Italiani, senza distinzione di partiti. Non abbiamo altro interesse che quello della Nazione. È un grave errore credere che vogliamo governarci o possiamo governarci secondo l'infiuenza d'un governo straniero >>. (Don Agostino, se potesse origliare, ne morrebbe di crepacuore; ma lui è a Roma, si liscia la bella barba, presiedendo il consiglio dei ministri e covando con trepido occhio Nicotera, ministro del1'Interno, che lo assicura sulla fedeltà della maggioranza: si sta bene).· Ora Decazes è più càuto, ma le parole hanno sempre un freddo irreparabile. Ora è lui che cerca di sondare: « Ma voi, in Italia, state armando: a che cosa mirate? La Frdncia deve allàrmàrsene! ». Purtroppo in Italia non si arma, e Crispi sa che Decazes lo sa : adunque il francese vuol far dell'ironia? Crispi non indugia, non sottilizza, non scatta: gli parla dentro il linguaggio appreso sui testi romani; se anche il governo d'Italia non gli par proprio gigante, egli dà ad esso la statura del suo animo e la fiamma della sua fede: « La Francia - dice, e certo scandisce le sillabe, e certo guarda fisso i ducali occhi del signor Decazes - la Francia non deve allarmarsi! Il Re d'Italia è fedele ai trattati internazionali ... » (pàusa: se il signor Decazes non fosse preoccupato del suo plastron, dovrebbe sentire questo silenzio pesare come la voce della Sibilla). « ... Ma il Re d'Italia è forte del suo diritto, ed esige che esso sia rispettato ». Per la prima volta l'Italia parla in piedi; il discorso si riprenderà - e come! - il secolo venturo ... Questo discorso ha definitivamente legato Crispi neil'idea antica: dalla Francia, rien à espérer. Ohi, dico: e la fratellanza latina? Le vera idea di Crispi è espressa da Comparetti: « il creato si divide in Roma a destra, e tutto il mondo a sinistra ». Ermenegildo Pistelli, spiegando, aggiunge: « non dico che abbia torto ». · Dopo il colloquio con Decazes, Crispi si reca a Berlino, accigliç.tÌssimo. Giunge a Berlino, ormai per sempre deluso sulla Francia. I suoi colloqui ·a Parigi sono stati amari, senza costrutto. Ah, questi francesi ! Deve pensare che, èsule a Malta, egli Bibliote .a 4c; o Bianco

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