Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

<:artucce; l'Italia che può fare? stàrsene quieta: la Francia, tra il sì e il no, è contraria; l'Austria ha mandato truppe alle frontiere! Questo delirio di grandezza che agita Crispi gua- - sterà il Paese che Deprètis ritiene già grande, poi che alla domenica suonano in piazza le bande cìviche, e ai giorni feriali egli pronuncia alla Carnera forbiti discorsi: « Onorevoli Colleghi, il Governo mantiene l'ordine ... assicuro che si farà di tutto ... intanto si è trasferito il Commissario di Pubblirn Sicurez.za... »: l'usciere porta il bicchiere d'acqua, d'acqua con zucchero. Ma Crispi è indemoniato; Deprètis è senza pace: sicchè, a evitar guai maggiori, una sera verso le diciannove (ch'è l'ora delle rese e delle capitolazioni), Deprètis consente che Crispi vada a Parigi e a Berlino, ma solo per trattare una questione d'ordinarja amministrazione, la concessione paritètica degli stranieri nel godimento dei diritti civili: .intesi? intesi! Figurarsi Crispi, con una missione all'Estero, e con quell'amore di potenza che gli sbrana il pensiero! e con la saettante pupilla che vede nel futuro, là dove per il presidente del Consiglio non è che la nebbia dei rnìopi e il mistero ,sulle ginocchia di Giove. Giunto a Parigi, Crispi s'è scordato della questione sugli stranieri. Egli intende saggiare la Francia: quale ne sarebbe l'atteggiamento se l'Italia domandasse all'Austria di rettificare le frontiere? quale ne sarà la posizione precisa domani, nel caotico allarme europeo?. Egli, si sa, non ha mai veramente creduto all'Inghilterra, e nemmeno alla Francia. L'Inghilterra è per lui legata ai giorni più amari: espulso da Malta nel I 854, deve imbarcarsi su una nave che fa rotta per l'Inghilterra; èsule a Londra, deve strappare la vita coi denti, improvvisandosi puranco aiutante-fotografo, d'attorno - l'aria e gli abitanti - gli sono freddi inospitali ostili, solo conforto è l'incontro con Mazzini il quale vive al quarto piano, in compagnia d'un grande sogno e di due innocenti canarini che dovrebbero mettere un po' di primavera nell'eterna bruma del Tamigi. La Francia? ogni volta che lui ha avuto un'idea immensa, e non è stato di rado, s'è trovata una nota diplomatica francese sulla sua via, di traverso. Non può dimenticare o Biblioteca mo Bianco

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