Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

sce ~a Turchia; l'Austria intende patteggiare la neutralità chiedendo Bòsnia ed Erzegovina; l'Inghilterra tenta di mettere l'Europa contro la Russia. Un'atmosfera pesante oscura e infida, quella del I 877, solcata da lampi sinistri. Deprètis è pacifico; si liscia la barba fluente e: - beh - pensa - noi stiamo in casa; se viene il temporale, chi sta in casa non si bagna -. Ch'è un ragionare preciso, rinunciando alla strada e agli arrivi. Ma Crispi - diàvolo - vuole proprio la strada; per camminare bisogna uscire. Invero ne ha fatto di cammino, Crispi, da quando, a piedi, si è recato da Torino a Verelango per concorrere, nel piccolo comune di nemmen 5000 abitanti, qual segretario comunale, centò lire il mese! (« Mi parrebbe un'offesa, se dovessi presentarmi con lettere commendatizie>> - scrive nella domanda-; ed è bocciato). Ora, invece, è presidente della Camera; ed è proprio la spina al fianco di Deprètis, che ama giorni sereni e acqua zuccherata, e presiede il consiglio dei ministri con uno sguardo comodo e una voce cantante da « cari colleghi>>. . Crispi gli sommuove le poltrone; Crispi ha sempre una · finestra da spalancare; Crispi ha costantemente fretta; Crispi è rimasto l'uomo del '48, quando in Sicilia presentava il progetto per reclutare l'esercito contro i Borboni; e gridava: « la salvezza della libertà risiede solo nella forza organizzata e disciplinata; l'indugio è delitto di lesa patria ». Ma quando vorranno capire, alla Camera, che Crispi è sempre il rivoluzionario dello sb,arco a Marsala? Crispi sbarcava, avendo con sè il fucile carico la compagna Rosalia e il codice delle Leggi Siciliane. Deprètis si lagna che l'accordo con Crispi sia impossibile, perchè questi non sta mai fermo. Infatti, Crispi muta col mutar dell-ecose; non ha teorie o partiti, pregiudiziali o vincoli; quando, in lotta con Cavour, deve temporaneamente rinunciare a Roma, la sera ripete sul suo Diario la frase detta al Parlamento Siciliano, convertendosi alla ·Monarchia: « In politica non esistono princìpi fissi. L'arte sta nel saper raggiungere il passibile»; ·e va a ]etto senza rimorso o rimpianto. Adesso che vuole? La Russia ha dichìarato la guerra; la Turchia si -batte decisa; i maggiori Stati Europei preparano 239 iblioteca Gino.Bianco

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