IL BACCANO D'UNA « QUESTIONE MORALE ))• TRA LA FARSA DEI TRIBUNI E IL DRAMMA D'OLTREMARE LE MOGLI DI CRISPI - LA GAMBA DI VLADIMIRO - LA DIFESA DEI CARCERATI - UNO SDEGNO DI CARDUCCI - LA LÀPIDE FASCISTA PER CRISPI - IL DEPUTATO DELLA BELLEZZA - PROCESSO MACOLA-CA VALLOTTI A Deprètis (1887), succede Crispi: un uomo tagliato nel vivo ·della pasta itàlica, con quel fuoco divorante che hanno gli anticipatori, e l'insopportazione febbrile di chi cammini in una meridiana diversa, nato troppo tardi o troppo presto, murato tra memorie e auspici. . Egli sente il peso d'una politica, sterile come la creta cotta; giunto al governo, drizza le spalle: si può fare un po• di storia; e rimane qualche giorno indeciso, perchè - appena sollevati dal peso - non ci si sente ancor liberi, bisogna riprenda l'agile flutto del sangue. Ma quali lunghe vigilie ha dovuto traversare, fra torbidi periodi di gialle contese e. arie neghittose di dopopranzo festivo! si è preparato per la sua ora, senza mai - secondo il concetto leopardiano - tentare di lenire la s·ventura con la speranza o con la rassegnazione. Di grande, porta i fasti della sua giovinezza cospiratrice e guerriera; di veramente perduto, gli anni montecitoriali. Dal paesino di Ribera lo sfratta la divina. ansia della patria grande: .deputato· nel '48, processato, esiliato, ramingo in terra di Francia, poi espulso dal Piemonte, espulso da Malta; a Londra con Mazzini; poi segretario di Garibaldi, 233 Biblioteca Gino Bianco
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