vemmo aprire Leporte ad mia invasione di idee per scacciare gli antichi nostri oppressori. Così ab.biamo imparato quanto per un popolo sia più facile liberare il proprio territorio, che non il proprio spirito, dalla occupazione straniera. Perchè i nostri padri, quelli ( sia detto con buona pace di Paolo Orano) che giustamente hanno meritato il nome di fattori della Unità, avevano dovuto compromettere la Nazione nel momento di riscattarla, avevano dovuto minare lo Stato nell'atto di fondarlo, accettando un pensiero estraneo che quella superava e questo avviliva. Fu il loro insolubile dramma, e noi dobbiamo amarli, anche perchè non potevano diversamente, perchè molti soffrirono di questo inevitabile errore, e accanto a chi versò il sangue noi dobbiamo mettere quelli che sacrificarono. le proprie convinzioni profonde e fecero · violenza alla loro stessa fede per dare a noi la Patria... Il Fascismo non ha bisogno di nascondersi dietro il paravento dei precursori, ma nessuno squadrismo polemico può distruggere la continuità degli eventi; e la .rtessa opera del nostro Capo può essere, se non ricongiunta, riferita a quella dei pochi grandi c/1e l'hanno preceduta, senza che ne venga per questo diminuita d'importanza e di originalità. Soprattutto la gioia della pace conchfusa non deve servire di pretesto per condannare in blocco tuta il Risorgimento. Troppo è stato rimproverato a noi dagli avversari di averlo rinnegato, mentre, se mai, noi lo abbiamo compiuto, in quanto lo abbiamo ricondotto al suo punto di partenza e di qui possiamo e dobbiamo procedere verso le nuove mete, sul nuovo piano ». Non vi è riferimento possibile tra le due epoche, ognuna serbando la sua grandezza che va commisurata al tempo e , al fine: nazionale nel Risorgimento, europeo e mondiale nel Fascismo. Ma un discorso di Carlo Del Croix è sempre una creazione d'eloquenza: si ascolta: per quello che l'oratore dice e per quello che l'uomo è, uno degli spiriti più complessi tormentati e avventati della nostra età, disposto alla perpetua rissa interiore, sdegnoso di intime paci perchè in continuo divenire. Larghe le spalle e un poco curve per l'acquisita abitudine di camminare col capo proteso in avanti, non più folti i capelli e. quasi d'argento, si vede ch'egli è di quelle nature 218 BibliotecaGino Bianco
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