Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

Che rappresenti tu nell'Assemblea-? Tu rappresenti ogni diversa Chiesa Nella gran libertà della livrea. lntantc la sinistra tumùltua in parlamento: non è più la « Sinistra Storica », attrice nei fa_stinazionali; adesso, per distinguere il suo programma di dèmos puro, si chiama « sinistra giovane » : che cosa vuole? vuole la monarchia democratica, vuole il suffragio allargato, vuole l'abolizione della tassa sul macinato. Per queste cose si stringe congiura, con sede à Villa Ruffi, nei pressi di Rimini, e si trama contro il governo. Il governo ha l'indelicatezza di tentare la propria difesa facendo arrestare i congiurati colti in flagrante: 27; fra i 27, due grandi nomi, cari al popolo, Aurelio Saffi, già prediletto da Mazzini e compagno d'esilio, già triumviro della Repubblica Romana, già deputato di Acer,enza e poi dimessosi nel '64, antiparlamentare che più non volle accettare il mandato, professore, giurista; e Alessandro Fortis, garibaldino, combattente a Mentana, forlivese e repubblicano, oratore fascinoso, sarà deputato, poi andrà al governo con Crispi che gli sussurrerà la nota frase del « Vieni meco », ritornerà al governo con Pclloux nel '98 e, ancora dopo, per breve tempo. La Camera, in seguito all'arresto dei congiurati, si tramuta in campo di battaglia: giornate scamiciate, gole rauche, irrimediabili pugni sul tavolo, riunioni e sottoriunioni, congressi in casa del presidente del Consiglio che offre lambrusco frizzantissimo, adunate dell'opposizione in piazza e al coperto. Benedetto Cairoli avalla l'opposizione col prestigio del suo casato (che Garibaldi ha allineato tra i Leònida greci e i Fàbii romani), delle sue ferite di guerra, del suo estremo amore d'Italia; per ora presenta una mozione a favore dei congiurati, contro il ministero; ma anche Cairoli andrà al gover- ·no, e, se adesso difende i repubblicani con la mozione, difenderà più tardi il Re, nobilmente, col proprio corpo, facendogli scudo contro il pugI?,aledi Passanante.. · La mozione Cairoli è respinta con 232 voti contro 121; i congiurati sono assoluti per « non luogo a procedere »; beh, di un po' di calma si ha proprio bisogno. Nossignori. C'è il 14 B r .a GinoBianco

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