solleva, non consola; ma, riducendo le spese e imponendo i tributi, ottiene il pareggio. Merito grande,_che tuttavia non è del tempo della sèmina, merito comunque vero e personale, anche se, qualche tempo ·dopo, esso sarà riconosciuto al Minghetti e non al Sella: è stato pur detto che nella scia di ogni Cristoforo Colombo sta sempre appiattato un Amerigo Vespucci. Sella, sin dal '63, quando è ministro col Gabinetto Rattazzi, e la rendita. segna 70, inizia un feroce intransigente metodo di economie: riduce la lista civile, l'appannaggio a,i ministri, la permanenza sotto le armi; dopo, ritornato al potere, impone la « tassa sul macinato )), la quale, colpendo anche il piccolo consumatore, è quanto mai odiosa al popolo, per quanto redditizia allo Stato: è una tassa mantenuta dallo Stato Pontificio, ma abolita dalla Repubblica Romana. Si comprende come le sinistre, in parlamento, possan )!lUOverbattaglia al governo, assistite dal favore popolare. Nella seduta del 9 marzo 1872, 1' on. Mussi procede all'attacco, con cospicua munizione: la munizione consiste in una circolare riservata, che l'oratore è riuscito a ottenere (burocrazia infida!), e cori la quale il ministro Sella impartiva . precise istruzioni perchè gli agenti delle imposte procedessero verso il contribuente con criteri fiscali e pertinaci. L'on. Mussi conclude prevedendo << neri nuvoloni n sulla vita del ministero, anzi, avendo infilato l'abbrivo meteorologico, predice, per un giorno o l'altro,.«. una dura gragnuola la quale rompe i vetri )); così. · L'attacco orìgina da una serie di provvedimenti {conversione del redimibile in consolidato, aumento del dazio, rettifica delle tare), sui quali prendono la parola i deputati Mezzanotte,• Corbetta, Billia, Miceli, Nisco, Servadio, Massari, Branca, Torrigiani, La Porta, Maurogonato, Busacca, Di Rudinì, Rattazzi, Maiorana, Morelli, Seismit, Lazzaro, Crispi, Bonfadini e il ministro Sella. Nella seduta del 19 marzo parla l'on. Marco Minghetti, relatore della legge: un discorso di due ore? no, di due giorni. Allora usava parlare· a giornate, si era più inclini al gusto della parola; e in verità si viveva egualmente e si facevano 201 'bliotecaGinoBianco
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