Garibaldi abbia parlato, sarebbe invece stato sorpreso se l'on. Ezio Garibaldi avesse taciuto. Il Duce ricorda come persino nel I 895, quando si approvò la legge per la festività del XX settembre, vi fosse discussione agitata nei due rami del Parlamento, e fosse particolarmente interessante la discussione in Senato, alla quale parteciparono uomini come Gaetano Negri, Giosuè Carducci, Gaspare Finali, Lampertico, Gadda e Crispi. Che cosa era il XX settembre negli ultimi tempi? una parata massonica con tube e grembiulini. I fascisti hanno inteso l'insincerità di queste cerimonie. Il Parlamento può dare il proprio suffragio all'attuale disegno di l~gge, con coscienza tranquilla, fascista e italiana. I camerati Fera e Basile, che sono iscritti a parlare, dopo le parole del Capo del Governo vi rinunciano. La Camera approva il disegno di legge; approva anche il Senato. L'Italia riconosce, come dominio territoriale alla Santa Sede, esattamente ettari quarantadue; ma la Conciliazione fra la Chièsa e l'Italia rimane una tappa della Rivoluzione Fascista; la bibliografia è già imponente: cominciano Missiroli e Rossi dell'Arno, altri si aggiungono, altri si aggiungeranno; non potrà esservi studioso del Regime che non debba fermarsi a questa legge, la quale sbarra un'epoca e ne apre un'altra: non solo nei rapporti della diplomazia; anche negli sviluppi del costume e nel progresso del pensiero. BibliotecaGino Bianco
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