luzione al comando, apre la seduta, col solito tinnir di campanello; sempre così corretto che, parlandogli, ti sembra di rivolgere la parola a Monsignor della Casa fatto statua: la vita sarebbe più lieve - ohimè! - se si potesse udir Giuria"ti esclamare, ·almeno una volta sola, « porca l'oca n; ma sarà sempre meno difficile che egli dica « eziandio, signor Luigi n· che « ahò Gigetta er bullo n; quindi i giorni si addensano, aggrondati, vestiti di nero e a passo cadenzato. Gianturco legge il verbale .della seduta precedente : Gianturco, col volto tondo e pacioso, dove l'intelligenza dei mobili occhi sventaglia luci improvvise, sembra un fanciullo cresciuto troppo presto, un gaio fanciullo intasato a fare l'adulto; e non si riesce a comprendere perchè sia calvo, poi che ha una bontà di vent'anni più giovane di lui, un'adolescente bontà preservata dalle cicatrici della vita, che pur deve serbare. Primo oratore è Dino Alfieri, altro gran nome e gran signore, propagandista ministro organizzatore oratore e ambasciatore, natÒ con le insegne e con un sorriso aperto su trentadue denti sani; anche questo, oltre che l'eccelso ingegno e la salda preparazione, giova al suo permanente successo, perchè - si sa -:-- si prendon più mosche con una goccia di miele che con un barile di fiele. Alfieri è alto un metro e settantacinque, magro, elegantissimo, mondano protettivo sensibile; son cose che fan sempre piacere. Io non ho mai odiato l'esuberante mio peso come quando ho parlato con Dino Alfieri, osservando quel suo gestire, parco e pure snello, da uomo che sappia la pagina di Platone e venticinque sospensioni rigide sulle parallele. Il suo discorso, nella seduta del IO maggio, è cronistoria; descrive il riscatto d'Ita1 lia da un'educazione massonica negatrice anticattolica antiromana; ha anche richiami d'ordine letterario: « Tutti noi, che da_i 1 5 ai 2 5 anni ci siam~ abbeverati di letteratura cardùcciana, abbiamo odiato "una vecchia vaticana lupa cruenta n, · di cui parla Carducci, mi pare, nell'ode "a Ferrara"; abbiamo sentito parlare di "un pontefice fosco del mistero" al quale faceva contrapposto un poeta Vate del- /' augusto vero e dell'avvenire; abbiamo sentito parlare di una tiberina "sazia di nere chiome" che avrebbe .insegnato le macerie di una rovina senza nome al pellegrino avventuratosi verso S. Pietro n. 177 12 .i 3 Gino Bianco
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