Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

rità; onesto, perseverante, altamente ambizioso. Un giorno gli domandai: - Siete mazziniano? - No - mi rispose; - Siete garibaldino? - Neppure - replicò; - E chi siete voi adunque? - lo sono Crispi ». E difatti, c'è tutto Crispi in questa risposta, intero, e c'è tutta un'idea e un'autorità stazzata. Perciò non si dirà che Petruccelli talvolta non erri e che talvolta non forzi i toni, ma molte volte ha giustezza e armonia di tinte, il senso caricaturale è vivo aderente immediato: per parlare a voce così alta 'è naturalmente uno scettico, se per scettico s'intenda il rivoluzionario delle verità congelate dal convenzionalismo; ma uno scettico il quale, già novant'anni or sono, ha la temerarietà di affermare che « il mestiere di deputato, a farlo con cos-cienza,rende èbete l'uomo più sveglio dopo tre anni », che la storia di tutti i governi parlamentari è di dire rosso quando si aspira e bianco quando si è arrivati, che le accomodanti prudenze dei deputati dànno al Ministero un'ora di vita nei corridoi e una maggioranza_ che sorprende nell'aula. Verità che mostrano il bianco degli occhi feroci e che consolano: consolano dimostrando che talune ambiguità dell'a'.ta coabitazione parlamentare non sono a carico di un'epoca o di una generazione, ma s'incastrano nel sistema nel meccanismo nella funzione; e così siano perdonati gli uomini in ,quella loro discriminante potente del « bisogna fare così>>: per ben gustare il caviale è d'uopo assoggettarsi alla cipolla tritata e al bianco d'uovo; anche il parlamento ha il suo albume: « ecce homo>>; la gente del banco vive per il quarto d'ora ... e domani Dio provvede. Questi, gli uomini; adesso, i partiti. Il partito repubblicano non è folto; Brofferio n'è il capo, oratore d'arguzia eppur tribuno, pronto al pìzzico delle corde patetiche; le zitelle s'incantano alla sua voce canora: il gruppo dei garibaldini, dove è anche qualcuno che s'annuncia come il terremoto ma in fondo - avviene non di rado - è il parco rumore d'una sedia che cade, ha poi uomini di conlo naturalmente romano; Musolino, ch'è uno dei Mille; il Generale Bixio, che nel suo gagliarda spirito di caserma riesce a parlare senza bestemmiaré; Benedetto Cairoli, che vota alzando la gruccia e sembra s'alzi l'indomita volonta del sangue e d'una famiibliotecaGinoBianco

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