Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

di armi e di armati, il vetro con cui si ferisce Danton il mattino nel quale Robespierre dirà il suo atto d'accusa, il calcinaccio çhe cade dal soffitto mentre si stipulano le nozze di - Napoleone e della Beauharnais sono il minimo giornaliero, l'inefficiente estraneo, l'accidentale trascurabile che la dottrina non vede, perchè - ad accorgersi delle minuzie nel tempio - bisogna avere_la curiosità spaccata dello scaccino e non il fervore ascetico dell'apostolo. Poi oggi si è tutti dottissimi, si ride dei Romani che interpellavano arùspici ed àuguri per scrutare il destino dal volo degli uccelli e dal beccare dei polli. E si ha ragione. Il sole e la pioggia si mantengono estranei alle irose faccende degli uo~ini : pei;ò - in confidenza - fa un piacere grande sapere che il sole è assente in quella presa di possesso e che le truppe di Napoleone III, entrando in -Nizza italiana, si bagnano sotto un bel piovere e arrancano verso le caserme non più scandendo il passo di marcia, ma con le nappine zuppe e nel disordine dei passi precipitosi. *** Or si è visto come, dal Senato di Torino, la voce dolente d'un magistrato elevi a Dio la preghiera del ritorno di Nizza all'Italia; il Senato e la Magistratura, pallàdii della Nazione, non una volta sola sono interpreti dell'anima popolare nel dar convegno alla storia e alla civiltà futura. Molti decenni debbono passare; talvolta l'Italia - rimasticando il proprio dolore - dovrà dare ausilio e salvezza alla stessa Francia predatrice;, ogni anno, nei giorni anniversari per l'epopea delle Camice Rosse, si farà più vivo il pensiero dell'Eroe che inquieto dorme e staccato dalla città natale; Nizza· rimane nel dominio dell'invasore, lungo l'azzurro mare, col porto ove approdano i battelli dai nomi garibaldini e dalle canzoni del sud, e sulle rovine merlate delle Alpi e ,stranieramente nomate batte il perpetuo ricordo e la speranza non doma. Quell'Italia, stanca di osare e paga di rassegnarsi, che succede· al Risorgimento, non può che guardare le sue fe128 BibliotecaGino Bianco

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