Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

rente contraria, di puntare i piedi sulla pietra che scìvola, di ostinarsi come la formica sullo stecco irremovibile. Il discorso di Cavour è un ingiusto scarnare nella ferita aperta, tutti ne sono offesi; il giorno dopo, parla l'on. Michelini; che dichiara di astenersi dal voto, pur riaffermando l'italianità delle terre cedute; e parla, dall'alto della sua responsabilità di cc solo nizzardo in questo Parlamento >J, l'on. Bettero; le sue son fra le parole più degne: « Getterò la palla nera nell'urna, perchè sia ben manifesto che nessun Nizzardo ha in Parlamento smentita la sua Patria; getterò la palla nera, perchè non voglio contribuire ad indurre l'Europa in errore sulla nazionalità di Nizza. Nizza è italiana, perchè, come sempre avviene, il concetto di una nazionalità nei momenti di grandi commozioni suole incarnarsi in un uomo; questo concetto in Nizza si è incarnato in quel!' uomo che si chiama Gi·useppe Garibaldi. Ed ora vi domando, o signori, se Nizza è francese! Voi potrete in ogni tempo, passando in quella terra; ripetere nel cuor vostro le parole di Galileo: cc Eppur si muove>>;vedrete sventolare sul castello di Nizza la bandiera francese; ma parlate al popolano, interrogate il cielo, guardate i prodotti della terra, e voi esclamerete: « Eppure questa terra è italiana! >>. Ancora: Barella è favorevole al Trattato; Chiaves contrario, e protesta contro l'asserzione del Conte di Cavour che ha trovato una ragione per Nizza francese nel fatto che parlino in francese alcuni deputati di Nizza; ma anche il Conte di Cavour, in quest'aula, ha parlato talvolta in francese e nessuno vorrà negare che egli non sia un benemerito figlio d'Italia; Cavour interrompe, però la Camera applaude. (È da ricordare la strofetta che gli oppositori hanno messo in giro a proposito del Conte Camilla, il quale suol parlare in francese in piemontese e in italiano, uno stile misto, « onde a ragion da molti si sostiene che a ire letterature esso appartiene >>). Parlano ancora ì'on. Giuseppe Ferrari, contrario; l'on. Pier Carlo Boggio, che approva il Trattato, ma propone una mozione, acclamata, per attestare cc la Savoia e Nizza .altamente benemerite della Patria >>: all'indomani, discorsi 125 •iblio~ecaGino Bjanco

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