da questa paura del peggio); e a Napoleone III non par.vern stringere i lacci e compiere la mala azione seduto, tra carteggi diplomatici: . anche il male è facile se si può farlo comodamente. Quindi l'Imperatore pretende Nizza e Savoia: ha al fianco l'assillo di Eugenia, senza il quale forse non sarebbe capace di tanta fatica. Un calcolo ha determinato la guerra in favore dell'Italia; un calcolo determina la pace contro l'Italia. Ne L' Ambassade de Rie hard de Metternich à Paris, lo stesso storico francese Henri Salomon racconta che Napo- -leone così commenti la gesta: « Ho fatto una cosa immensa per la Francia, annettendo Nizza e Savoia ... e non importa in qual modo vi sia riuscito ... ». Anzi ricorda quel tale apòlogo con cui si giustifica il brigantaggio della politica confermando che la storia sia come la cucina: « non bisogna guardare come si fa, è il risultato che conta>>. Concezione diffamante, questa che rovescia la storia nelle padelle, e ben si concilia col tardo spirito del piccolo Napoieone, adoratore del letto soffice della tavola varia e della siesta morale. Parleremo ancora di Nizza e Savoia; per ora basterà annotare che, con la pace di Villafranca, si tronca una guerra vittoriosa che ha richiesto tanto olocausto di vite e che, per i ragionieri dell'impresa, è costata 612 milioni all'Austria, 360 alla Francia, 177 al Piemonte, 184 alla Germania: e Napoleone, mutilando fraudolentemente la vittoria, tenta ancora di umiliare l'Italia, fomentando quella clausola premedita-· · tamente oltraggiosa, per la quale la Lombardia non si considera riconquistata dal valore italiano, ma viene ceduta dal1' Austria alla Francia e da questa donatà all'Italia. Donnée!!! Cavour ne muore di crepacuore, da allora cominèia la sua agonia; Vittorio Emanuele lo aiuta a soffrire; quando Cavour muore, il Re stringe le mascelle: « Ed eccomi ora solo! Che peso per me!>>. Questi è Napoleone III, nella sua grossa umanità che non si àffina ma si ispessisce con la consuetudine della corona; · Napoleone dinanzi all'Italia, di çontro all'Italia. Questa è la storia; poi vi è l'affare, « l'affaire >>: Canale di Suez. Napoleone afJì.da a Ferdinando Lesseps la costruzione del Canalé, sottoscrive 177.000 azioni a nome d'una Compagnia finanziaria, ne esclude l'Italia. Ma italiano è l'autore 113 a ca Gino.Sian.ca
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