Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

perscrutabili fini, si è servito di un Papa per castigare un Re e di un Re per castigare un Papa>>. Se a questa ostilità sorda e irremissiva non fornisse sufficiente causa l'ordine delle Cancellerie, altra ve ne sarebbe, e più oscura, nella costellazione degli inquieti gruppi di Corte. Cavour è riuscito a fare sposare Letizia dal cugino di Napoleone: Eugenia detesta questo cugino, per una ragione generica, perchè non è suo parente; per una ragione specifica, perchè è parente del marito; bisogna colpire l'avversario in sè e nel parentado, -indebolirlo, renderlo inviso all'Imperatore, creare ragion d'attrito fra i due Napoleoni, braccare insomma e, al momento, accendere le micce. Eugenia odia l'Italia, teme l'Austria, diffida della Ger- . mania (più veggente in questo dell.'indeciso marito); forse l'Inghilterra le offre preoccupazioni minori e - si dice - un certo richiamo di trascorse avventure con un John Bull rubacuori; nei tondi occhi sgranati di belvetta brilla, con la consapevolezza di se stessa, la nostalgia della vita nòmade: questo è possibile quando, dopo ripide vie, si sia giunti alla cima; è possibile pensare con vago rimpianto alle tappe difficili quando si sia nella sicurezza del diadema. Ha pure un significato che il figlio morrà combattendo per gli inglesi, nello Zululand, e che ella ne piangerà la fine, ormai sola, senza marito e -senza corona, senza più bellezza, disarmata, nelle fredde notti di Cheiselhurst, nebbia in sè, nebbia attorno a sè. · Basta avere alle reni l'acùleo di questa donna, perchè Napoleone non riesca a essere amico verace dell'Italia: per tutti forse vale quella massima, essa stessa francese, secondo la quale il carattere sia la metà del destino; per Napoleone III, l'altra metà è certamente la donna. Napoleone sente il dima, si colora dell'atmosfera, rimàstica in sè altrui parole sino a farle proprie; alimenta l'orrore delle reazioni delle discussioni delle decisioni : con tutti, ma sopra tutti con la moglie, più forte, perchè egli - perennemente ondulante - è una falsa donna, la moglie è una dorina vera, assistita dal perenne controllo del suo gioco, da un saldo sistema dei propri umori, dalle capacità alle meditazioni sottili. « I sovrani non hanno il ·diritto di essere suscettibili » : è lei che lo dice; lui? 109 ib ioteca Gino Bianco

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