Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

consideri l'imperatore francese: non che il superuomo detesti la donna; la castità è dei capponi destinati alla gloria della tavola, e non si è superuomini senza essere veracemente uomini; da Cesare a Napoleone I gli eroi non ricusano i ludi del tàlamo, ma Cleopatra giunge a Roma aggiogata e, anche senza ]a Walewska, la Polonia avrebbe il suo destino. Le ere in cui la favorita è sovrana sono quelle della decadenza; l'espiazione è vicina. Si deve dire che la contessa di Castiglione guadagni Giove alla sua causa, in parte: ella è nel periodo dei suoi « beaux jours », bella, statuaria, misure perfette, col classico seno femminile stabilito dai repertori francesi, il seno alto e contenuto sì da·« remplir la main d'un honnete homme »: c'intendiamo. L'« honnete homme » è Napoleone III, che brucia per la cont~ssa in una delle sue passioni accecate; le cronache dilagano sugli scontri tra l'amante e la moglie, il trionfo dell'una e la gelosia dell'altra, le beccate scambievoli... l'eterna commedia di due femine attorno a un maschio, aquile o gallinelle, a Corte o in cortile. Una sera la Castiglione appare in veste trapunta d'oro, con sulla cintura ricamato un grande cuore di diamanti: l'Imperatrice guarda a mo' delle donne ·nemiche, dalla testa ai piedi per poi risalire dai piedi alla testa, quindi si ferma al cuore in diamanti, sulla cintura: - Oh contessa! veramente avete il cuore troppo in basso! -. La Corte si diverte; l'Imperatore si dòndo1a fra ile due donne: quando l'Imperatrice, a tu per -tu, ritrova le tragiche intemerate del suo avventuroso tempo di se-fiorita spagnola, l'Imperatore accende una sigaretta; e come può avvenire la tragedia con un uomo che al momento delle lagrime accende pacato una sigaretta? Al -tempo di Eschilo non si fumava; questo ben sa Napoleone ch'è imbattibile nello zelo di custodire la sua tranquilla giornata paciosa. Si distrae tanto, l'Imperatore, nelle soavi serate di Compiègne, nelle unnocenti adunate della Corte, quando si fa il . gioco del « meunier », dove la Castiglione è agilissima, ed· egli dà il segnale degli applausi a gioco riuscito. Si nasconde un anello in un piatto di farina, bisogna prendere l'anello con i denti senza infarinarsi il naso: questo è << il gioco del 104 BibliotecaGino Bianco

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