Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

rendo l'aneddoto, ci sorride paziente, senza protestare per coteste lezioni di galateo che la selvaggia terra della Martinica impartirebbe alle imperiala Corti di Parigi. In fondo, a scosciarsi sui divani, non si guadagna, ma nemmeno si perde; c'è in ogni caso il pareggio. Del grande Napoleone, quest'altro s'illude di portare col nome risonante la grandezza dello spirito: quando poi, giovanotto speranzoso, indossa nei salotti del bal masqué le uniformi del glorioso zio e patrigno, il mantello di Marengo o la sciabola di Russia, gli par proprio che ... sì, l'Imperatore è risorto! Gli pare; ma veramente non è che un ballo in maschera. Tanto che, al secondo colpo di mano per impatlronirsi della Francia,, il ponderatissimo Times, sin d'aHora - per ignote ragioni - giornale di stazzata autorità, lo definisce semplicemente « il malvagio imbecille>>. Si può dire che, giovane, egli ostenti un caldo eloquio all'altezza delle uniformi e dimostri il coraggio delle tappe smisurate: quando, processato per la sedizione a Boulogne, il giudice di Luigi Filippo gli domanda chi siano i suoi complici, egli - con un'enumerazione alquanto esagerata - : - Tutta la Francia - risponde; e, alla domanda sul àovc abbia preso il diritto di portare l_aLegion d'Onore, replica d'aver trovato il diritto nella culla: gagliarde risposte le quali, sotto la pelle del cospiratore, rivelerebbero la tempra del dittatore; però ,si deve aggiungere che, neH'ora del collàudo, le eroiche ambizioni cedono alla fragile tessitura umana e profana. Non si è eroi, senza imporre a se stessi prima che agli altri un duro patire: questo sovrano ricorda troppo i Luigi della sua terra, che cur·arono più l'alcova delle favorite che il campo di battaglia, più il. persifiage di Corte che il linguaggio della storia, più gli interessi delle diplomazie che la giustizia dei popoli. Già - e sembra strano -come non sia stato notato - a Napoleone III comincia col difettare quell'esclusivo totale amore di patria che divora Napoleone I: mistero!; ma nessun francese ama la Francia e nessuno vi è grande come questo oriundo italiano, che porta il sangue italico di Corsica IOO BibliotecaGino Bianco

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