Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

senza pensieri, quando si parla con voce di contralto del fiorir delle frèsie e delle negre che han piedi troppo larghi e gambe troppo lunghe. Ma in questa svolta della storia, il 1859, j Francesi dicono di aver~ aiutato il Conte di Cavour: senza di loro, il Parlamento sarebbe stato dell':1ccademia pura; chi sa che Cavour, con un gioco di appello nominale o con la moscacieca dell'urna segreta, non sarebbe persih caduto da Presidente del Consiglio. Vediamo: e bisogna pur parlare, a fondo, di Napoleone III, il cosiddetto amico d'Italia. Il '59, il piccolo Piemonte vittorioso sul grande impero austriaco; il '60, annessione dell'Emilia e della Toscana: fascinosa istoria,· questa, che sarebbe manipolata dalle curatissime mani del bel Napoleone III, guerriero, mondano, diplomatico, scettico, mostacciuto, silenzioso e gagliardo amatore di donne, il quale - ohibò - avrebbe avuto due soli spasimi nella vita: quello del calcolo alla vescica e quello di fare l'Italia: per uno morì di cistite purulenta, per l'altro sarebbe vissuto d'orgoglio disinteressato. Ma la storia è diversa. La storia, quando è denunciata dagli storici francesi, è sempre diversa. La Francia del '59 è Napoleone Hl; vogliate vedere da vicino l'uomo, per giudicare da lontano l'evento. • Questo Napoleone è nato con il gusto di nulla fire che non sia fatto per sè; ha la deferenza più scrupolosa per il proprio io, ha il bacillo della comodità, ha la vocàzione dèlie poltrone: ognuno nasce ·con le sue vocazioni, e questa è documentata. Da. ragazzo, la madre Ortensia lo riprende per !'.indolente scosciarsi sui divani, come la madre della madre - Giuseppina -;- riprendeva Napoleone I per certi repentini atteggiamenti di brusca caserma: Ortensia, con precisi riferimenti agli antefatti, soggiunge: « Nella famiglia dei Napoleoni, i soli educati siamo sempre e solo noialtri, i Beauharnais ». Lo storico francese Jules Bertaut, rife99 ibHotecaGinoBianco

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