Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-84sto vantaggio sopra tutti i filosofi e sopra tutte le religioni: che i suoi seguaci non si fanno illusione sulla natura delle cose. Non si può loro rimproverare nè la sottigliezza; nè il ciarlata~ nismo degl'ideologi che hanno creduto di sciogliere con vanne dissertazioni il grand'enigma • delle questioni teologiche. La follia di questi insensati somiglia a quella d'un fanciullo, il quale volesse toccare il cielo colla mano o domandasse la luna per suo trastullo. Il cristianesimo dice con semplicità e con molto buon senso: << Nessun uomo, a meno ch'ei non fosse pur )) Dio, vide Dio. Dio ha rivelato ciò ch'egli è.La )> sua rivelazione è un mistero che nè la ragione » nè lo spirito può concepire. Ma poicbè Dio ha » parlato conviene credere alle sue parole ». L'Evangelio possede una virtù segrela , un n on so che d'efficace, un calore che agisce sull'intelletto e che alletta il cuore. Si prova nel meditado ciò che si prova nel contemplare il Cielo. Il Vangelo non sembra un libro, ma un essere vivente con un'azione , con una potenza che vince tutto ciò che gli contende il passo. Eccolo su questa tavola questo libt'O per eccellenza (e qui l'imperatore il toccava con rispetto)

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