Francesco Mormina Penna - Monarchia, Repubblica e questione sociale

L ' e r e d i t à e la i r revocabi l i t à sono i caratteri fondamental i d i qualunque monarchia, caratteri che la rendono essenzialmente incompat ibi le col d i r i t t o del popolo e colla sua sovr an i t à . La monarchia seguendo la legge d i trasformazione, che governa i fenomeni sociali co me i fenomeni natural i , si è a poco a poco evoluta da p r i n - cipato assoluto i n monarchia costituzionale, o rappresentativa ; ponendo i l popolo alla base e i l re al vertice della piramide sociale, sforzandosi d i conciliare i l d i r i t t o divino col d i r i t t o popolare, l ' acqua col fuoco. I n t a l modo la monarchia si fonda sempre sulla forza •non sulla ragione, e non solo sotto l 'aspet to legale ma anche sotto 1* aspetto puramente umano r ipugna al la ragione, perchè la nazione sovrana non può spogliarsi della sua sovrani t à a favore d i un uomo, d ' una famigl ia, pèrche questa sovr an i t à essendo per sua natura inalienabile, imprescr i t t ibi le, indivisibi le, divisa fra re e popolo, genera un' irrazionale e pericolosa divisione nell 'organismo pol i t ico e quindi un funesto dualismo fra principe e popolo, dualismo che non vale neppure a cancellare quella valvola d i sicurezza che chiamasi Parlamento. Da questo stato inorganico, disarmonico, risul ta una lot ta ostinata e permanente, fra elementi d i diversa natura , qual i sono g l i elementi dinastici e i d i r i t t i del popolo a governarsi da sè ; ed essendo impossibile, come osservava Macchiavelli conciliare Principato e L i b e r t à , dissociabile* res, la lotta dovr à , presto o t ardi non monta, manifestarsi in aperta rivoluzione e quindi la necess i t à da parte del Sistema di appoggiarsi ad un potente esercito. Inol t re una forma di governo traendo la ragione della propr ia esistenza da u n ' i mmo r a l i t à fondamentale, non è affatto suscettibile a mora l i zzarz i , e chiunque lo tentasse farebbe opera vana, come chi si fosse proposto d i trovare la quadratura del circolo o la pietra filosofila degli ant ichi a l chimi s t i . Durerebbe la inut i le fatica d i Sisifo: qui semper viclits trùtìsquè recedit. Qualunque riforma efficace e durevole voglia tentarsi , s' infrange contro 1' ostacolo invincibi le del l ' organismo pol i t ico, della forma di governo e i l più abile e fortunato nocchiero uou potrebbe approdare a nessun porto, t imoneggiando i n questa lur ida palude d i menzogne, d i ipocrisie e d i t u r p i t ud i n i .

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