77 sato di tacere perfino i nomi delle due gTandi questioni che pur racchiudono la somma dei nostri propositi e il colmo delle nostre speranze; e le accuse delle quali fu oggetto il mio onorevole colleg·a il ministro degli affari esteri sono state sempre d'un genere affatto opposto ~ quelle che l'onorevole Saracco ieri si compiaceva di scagliare contro di me. Ma, o sig·nori, se noi non dobbiamo menare iattanza, dobbiamo però esser pronti a valerci di tutte le occasioni, pronti ad afferrarle immediatamente, a promuoverle ove occorra, e, preparati, a prendere la iniziativa, quando questa- iniziativa ci dia giusta cagione e ragionevole speranza di buona riuscita. (Bene!) Similmente, o signori, non conviene a noi di fare una politica d'isolamento ; la politica senza alleanze, nel secolo nel quale viviamo, è, a mio avviso, assurda. Vi hanno fra i popoli dei legami che invano altri vorrebbe rompere; ma la politica delle alleanze desiderate e cercate non deve far sì che noi non desideriamo sopra ogni cosa, profittando delle combinazioni europee , di compiere da noi soli la grande impresa nazionale. (Benissimo.') Ora, quale è l'effetto, o signori, di questa attitudine in Europa? L'effetto di questa attitudine è che nessuna questione può sorgere in Europa,
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