40 l riparto, la quale, secondo me, è la più essenziale, io mi ascriverò ad onore il poterne far la proposta. Vengo ora alla terza parte del mio disegno, cioè all'aumento naturale dei prodotti delle imposte già stabilite quando io feci la mia esposizione. Io lo calcolava in 60 milioni in quattro anni; ed in questa parte, o signori, allora non vi era alcuno che mi facesse obbiczione , anzi la generalità degli oratori e qui e nel Senato sembrava apprezzare la temperanza delle mie es timazioni. Se noi guardiamo lo s tato anormale in cui si trova l'Italia, dovrebbe la mia previsione essere notabilmente superata; dico lo stato anormale, perchè un aumento di quella fatta quando il paese fosse in pieno assetto, sarebbe forse troppo gTande, ma quando il paese è ancora nel periodo di sua organizzazione, non sarebbe. da meravig·liarsi che questo od anche mag·g·iore aumento possa verificarsi ne1le imposte già esistenti. Se non che, o signori, qui mi è d'uopo dire che vi fu un punto sul quale le previsioni del bilancio che io aveva prese a base del mio ragionamento, vennero meno. lo voglio parlare dell e tasse di registro e bollo , le quali resero a un incirca 38 milioni di meno del previsto, e 2 milioni di meno resero le dogane; in quanto agli altri cespiti essi furono tutti in aumento, cosicchè il bilancio del 1863 potè presentare, se ben ricordo, un aumento
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==