15 pubblici, quasi che dei lavori pubblici fossimo noncuranti, mentre abbiamo · tentato con ogni mezzo di farli proc~dere con ogni possibile alacrità. Io desidero che la Camera sappia che l'econo- , mia sui lavori pubblici nel 1863 si riduce t!!Lta ad un· milione e 44 mila lire; e che questa è stata contrabbilanciata e superata da un credito straordinario di lire due milioni e 518 mila. Adunque non solo il bilancio dei lavori pubblici è stato mantenuto quale dal Parlamento era stato votato, non solo sono state eseguite le spese che erano iscritte, ma vi è stata aggiunta nuova somma. Vengo ora, o signori, ai residui attivi. L'onorevole Saracco ha detto: voi ci presentate come attività delle cose le quali non hanno valore alcuno; queste attività non esistono, sono una illusione, un inganno. Signori, poniamo che veramente per questi residui attivi vi fosse grave dubbio di riscossione, io pur nondimeno domanderei all'onorevole Saracco : con che diritto un ministro di finanza può egli radiare dallo stato attivo della nazione dei crediti che non sono giudicati assolutamente inesigibili ? Se lo fa-cesse non sorgerebbe primo per avventura lo stesso onorevole Saracco ad accusarlo fieramente, dicendo: Voi avete fatto getto di at-
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