il Sighele. Né egli si è nascosto che dottrina più pessimistica non si saprebbe immaginare. E il Gabelli: « le forze degli uomini uniti si elidono e 110n si sommano ». « È la pera guasta che corrompe le sane: non s'è mai veduto le sane migliorare le guaste ». « Mentre purtroppo si sa che molte malattie sono contagiose, non è ugualmente provato che sia contagiosa anche la salute ».· Infine il Sighele, dal cui opuscolo « Parla1nentarismo » sono tratte queste sentenze, citando il Bagehot che osservò che gli uomini sono guidati da modelli, non da ragionamenti, crede di dover aggiungere che « sono guidati soprattutto da modelli cattivi ». Questa tesi, di cui ognuno intravede le assurde conseguenze, è confortata da ragionamenti di cui ecco un saggio: « Guardate i bambini (si dice), quando si trovano insieme, è allora che diventano più cattivi e più crudeli. Lo scherzo un po' ardito, il piccolo furto, la scalata di un muricciolo, che nessuno avrebbe osato commettere e neppure pensare da solo, sono pensati e· commessi quando trovansi in più ». « La compagnia aumenta quella piccola o grande tendenza al male che cova latente in ciascuno di noi ». E la tendenza e la capacità al bene non sono parimenti aumentate dall'associazione? Forse non nasce tra noi l'emulazione nel bene, come purtroppo nasce talvolta l'emulazione nel male? Parrebbe di no; e la ragione scientifica di questa prevalenza del male nell'associazione viene tratta dalla nota teoria del Sergi della stratificazione del carattere, secondo · la quale gli ultimi e più elevati strati del carattere individuale, i sentimenti cioè che. la civiltà e l'educazione sono riusciti a formare in qualche individuo privilegiato, vengono eclissati, nella compagnia, dagli strati medi che sono comuni a tutti. Come ha detto il Nordau nei « Paradossi », supponendo eguali ad x le qualità comuni a tutti gli uomini ordinari e di genio, e a b, e, d, ecc. quelle esclusive dei vari uomini di genio, segue che in un'assemblea di venti uomini, tutti geni di prim'ordine, si avranno venti x e soltanto un b, un e, un d> un e, ecc. e necessariamente lè venti X vincera11no le b, e, d isolate; vale a dire « l'essenza generale umana vincerà la personalità individuale, e il berretto dell'operaio (?) coprirà completamente il cappello del medico, del pensatore, del :filosofo ». Che cosa vuol dire voler risolvere i problemi sociali con formule algebriche! Si crea un'essenza generale umana, dopo aver sottratto dall'umanità tutti gli uomini di genio, anzi tutti quelli che hanno qualche cognizione spe78 BibliotecaGino Bianco
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