Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• renziali, e non che promuovere limita la produzione e affama il lavoratore. Così lo Stato estorce ai cittadini somme enormi, che impiega a mantenere eserciti civili e militari e profonde in spese folli di lusso e corruzione. C'è chi propone di sistemare l'economia sulla base del monopolio addirittura (p. es. il Rathenau e continuatori), e chi tenta di -confiscare definitivamente ai cittadini le libertà conquistate, instaurando una dittatura. Ma il rimedio dei mali del presente ordinamento politicoeconomico non può essere che nello sviluppo della libertà, nel trionfo completo della democrazia, in politica nel rendere effettiva la sovranità popolare e assicurare al popolo la direzione dello Stato e un sindacato continuo ed efficace su tutte le pubbliche amministrazioni; ed in economia nell'integrare la personalità umana rendendo accessibili a tutti i lavoratori i mezzi di produzione. APPENDICE INTEGRATIVA PARADOSSI DEL PESSIMISMO SOCIOLOGICO * Non sono mancati coloro che hanno preteso dimostrare, in nome della psicologia collettiva, che gli uomini riunendosi peggiorano, che le loro buone qualità si elidono, le cattive operano con un'intensità proporzionale alla vastità dell'aggregato, e che per conseguenza il sommo della sapienza politica consiste nella diminuzione del numero dei rappresentanti o nell'abolizione completa d'ogni rappresentanza. « Nelle folle è la stupidaggine che trionfa, non l'ingegno che si accumula», dic~ il Le Bon, che pure è uno dei più guardinghi in materia. 1 « Unirsi nel mondo umano vuol dire peggiorare », scrive * « Pro e contro il socialismo », 1897, pagg. 253-259. 1 Le Bon, « Psychologie des foules », pag. 17. Biblioteca Gino Bianco 77

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